Mimose fiorite e api disorientate dall’inverno che, al momento, non c’è!

0

Mimose fiorite e api disorientate dall’inverno che, al momento, non c’è!

Coldiretti: «Il caldo è accompagnato da una persistente crisi idrica, con i grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 18% di quello di Como al 34% del lago di Garda»]
www.greenreport.it

Il 2022 è stato l’anno più caldo mai registrato in Italia, e anche il 2023 è iniziato all’insegna della crisi climatica. Il “bel tempo” e le temperature gradevoli di questi giorni rappresentano un’ondata di calore dalle dimensioni catastrofiche, sotto molti profili.

In primis quello idrico, dato che nell’ultimo anno le piogge si sono ridotte di circa un terzo e mancano all’appello almeno 50 miliardi di metri cubi d’acqua.

Ma i riflessi della crisi climatica sono già evidenti anche su flora e fauna. Le mimose ad esempio sono in fiore con due mesi di anticipo rispetto alla festa della donna dell’8 marzo, ma tutte le coltivazioni sono ingannate dal clima e si stanno predisponendo alla ripresa vegetativa con produzioni a rischio con il probabile arrivo del freddo e del maltempo.

«A preoccupare – spiega la più grande organizzazione degli imprenditori agricoli in Italia e in Europa, Coldiretti – è la concreta possibilità che nelle prossime settimane le repentine ondate di gelo notturno brucino fiori e gemme di piante e alberi, con pesanti effetti sui prossimi raccolti futuri. In Sicilia dove si sono registrate punte di 20 gradi sono già fioriti i limoni in anticipo rispetto alla primavera. Ma in difficoltà è anche il mondo animale con casi di api che disorientate dalle alte temperature si risvegliano ed escono dagli alveari con il pericolo concreto di venire decimate dall’arrivo del freddo. Il caldo è peraltro accompagnato da una persistente crisi idrica, con i grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 18% di quello di Como al 26% del Maggiore fino al 34% del lago di Garda mentre il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca è sceso a -3 metri e si registra anche lo scarso potenziale idrico stoccato sotto forma di neve nell`arco alpino ed appenninico».

Share.

Leave A Reply