In Europa temperature record a gennaio. Il 2022 è stato l’anno più caldo per la Svizzera

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In Europa temperature record a gennaio. Il 2022 è stato l’anno più caldo per la Svizzera

Il 2023 in Europa è iniziato con temperature nettamente sopra la media
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In Europa gennaio è iniziato con temperature che hanno battuto i record nazionali in Paesi Bassi, Liechtenstein, Lituania, Lettonia, Repubblica Ceca, Polonia, Danimarca e Bielorussia e  record locali in Italia, Svizzera, Germania e Francia.  Il primo dell’anno, la capitale della Polonia Varsavia, Polonia ha toccato i 18.9° C  e Bilbao, nei Paesi Baschi, nel nord-ovest della Spagna, addirittura i 25.1° C; più di 10° C sopra la media.

Un clima europeo mitissimo  mentre il Nord America sta affrontando tempeste violente dopo la micidiale ondata di freddo invernale ha causato più di 60 morti. Negli Usa sono previste forti nevicate e piogge gelate nel Midwest settentrionale, mentre temporali e tornado colpiscono Texas, Oklahoma, Arkansas e Louisiana. E anche in Europa non è caldo dappertutto: temperature più fredde e neve sono previste in alcune parti della Scandinavia e Mosca dovrebbe scendere a -20° C entro il fine settimana.

Regno Unito, Irlanda, Francia e Spagna hanno dichiarato il 2022 l’anno più caldo mai registrato e anche in Svizzera il 2022 è stato l’anno più caldo dall’inizio delle misurazioni delle temperature si è concluso come era iniziato: con temperature di gran lunga superiori alla media. Nell’ultima giornata del 2022, in alcune località l’anomalia della temperatura media giornaliera ha superato di oltre 16 gradi la norma 1991-2020, come per esempio a Delémont, dove le temperature minime e massime sono state rispettivamente di 11,5° C e 20,9° C. MeteoSvizzera  fanno notare che «Questi valori si situano di poco sotto i massimi assoluti per il mese di dicembre. La temperatura media del 31 dicembre 2022 corrispondeva alla media del mese di giugno».

La temperatura registrata a Varsavia il 1° gennaio è stata di 4° C più alta rispetto al record precedente del mese, e il massimo record della Bielorussia è stato di 16,4° C, circa 4,5° C sopra il record precedente. In Spagna, le temperature di Capodanno a Bilbao erano equivalenti alla media di luglio e parti della Catalogna, inclusa Barcellona, ​​sono soggette a restrizioni per l’utilizzo dell’acqua.

I record delle temperature vengono battuti continuamente, ma è insolito che la differenza sia superiore a qualche decimo di grado. La situazione è particolarmente eccezionale in Svizzera dove le temperature hanno raggiunto i 20° C e il caldo ha colpito pesantemente le località sciistiche delle Alpi, dove non c’è neve. MetoSvizzera prende a campione esplicativo la stazione di misura di Ginevra-Cointrin, emerge come nella seconda metà di dicembre le anomalie delle temperature  sono largamente superiori alla deviazione standard rispetto alla norma, raggiungendo in alcuni giorni massimi mai osservati dall’inizio delle misurazioni in questa stazione nel lontano 1864. MeteoSvizzera  fa presente che «Queste anomalie sopra la norma sono dello stesso ordine di grandezza di quelle registrate attorno a metà maggio o metà giugno, periodi che corrispondono alle prime ondate di caldo della lunga e calda estate del 2022. La distribuzione delle anomalie giornaliere mostra molto bene l’eccezionalità del periodo mite che ha contraddistinto la seconda metà dello scorso mese dicembre, culminata con valori eccezionali nell’ultimo giorno dell’anno».

E in Svizzera (e non solo) l’inizio del 2023 è stato molto caldo: «Solo poche ore dopo mezzanotte, la stazione di misura di Delémont (nel Giura) ha registrato con 19.3° C un nuovo record di temperatura per il mese di gennaio dall’inizio delle misurazioni nel 1959 – sottolinea MeteoSvizzera – Complice il persistere del vento molto mite da sudovest e grazie al generoso soleggiamento, nel primo pomeriggio sono stati misurati, sempre a Delémont, addirittura 20.2 gradi, superando di quasi 2 gradi il record precedente per il mese di gennaio che risaliva al 10 gennaio del 1991, quando si misurarono 18.3 gradi.  Nuovi primati per le temperature di gennaio sono stati registrati anche in diverse località della Romandia: per esempio a Fahy, nell’Ajoie, sono stati misurati 18.1° C superando il record precedente di 16.6° C; a Payerne sono stati misurati 15.6 gradi, superando di poco il record precedente di 15.2 gradi».

MeteoSvizzera  ricorda che «I valori più elevati mai registrati in gennaio in Svizzera sono stati rilevati alle basse quote del Sud delle Alpi, con valori fino a 24 gradi nel mese di gennaio del 2007».

La carta delle temperature più elevate mai registrate a gennaio per le stazioni di misurazione di MeteoSvizzera mostrano molti record già superati In diverse stazioni di misurazione della Romandia e delle regioni interessate dal favonio [Föhn in tedesco, un vento caldo e secco che può presentarsi, in differenti configurazioni bariche, su entrambi i versanti delle Alpi, degli Appennini e dei Pirenei, ndr]. sono stati stabiliti anche nuovi record per le temperature minime più elevate mai registrate in gennaio. MeteoSvizzera conclude: «I valori più elevati sono stati registrati nel nord del Giura e nelle vallate nordalpine percorse dal favonio, con punte fino a 20 gradi. Al Sud le massime hanno raggiunto i 10 gradi malgrado la totale assenza del sole».

Ma eventi invernali come questi non hanno lo stesso impatto umano delle ondate di caldo estive, che possono provocare un forte aumento della mortalità. Questo caldissimo gennaio europeo è un promemoria di quel che sappiamo e ignoriamo troppo spesso: il  mondo si è già riscaldato di circa 1,1° C dall’inizio dell’era industriale e le temperature continueranno a salire a meno che i governi di tutto il mondo non effettuino tagli drastici alle emissioni di gas serra.

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