Trovata, negli alberi millenari, la traccia di una catastrofe cosmica
Forse un evento molto più estremo dei brillamenti solari
www.ansa.it
Nel tronco degli alberi millenari c’è il segno di un’antichissima catastrofe cosmica avvenuta 1.500 anni fa e dalla natura ancora misteriosa.
Lo indica è lo studio condotto dall’università australiana del Queensland e pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society A. Gli autori della ricerca, guidati da Benjamin Pope, suggeriscono che la Terra possa essere colpita periodicamente da una serie di violente tempeste solari. Il primo segnale risale al alcuni anni fa, quando un gruppo di ricerca giapponese scoprì, negli anelli di accrescimento di alberi millenari, le tracce di un grande evento cosmico avvenuto nel 774-775 d.C.
e noto come evento di Miyake, probabilmente il bombardamento di una grande quantità di particelle provenienti dal Sole. Si era visto in particolare che in molti alberi millenari gli anelli che risalgono a circa 1.500 anni fa sono evidenti le tracce di un’alta concentrazione di carbonio 14. Tracce che, secondo molti studi, sarebbero dovute a un potentissimo brillamento solare, ossia l’espulsione di grandi quantità di particelle energetiche che, colpendo l’atmosfera terrestre, produssero un grande aumento di carbonio 14 e altri isotopi, come il berillio 10. Analizzando con precisione i cerchi di accrescimento di molti alberi i ricercatori hanno ora provato a ricostruire la storia di altri eventi analoghi avvenuti negli ultimi 10mila anni e le conclusioni mettono in discussione il fatto che a produrre queste anomalie siano stati dei singoli violenti brillamenti: “Piuttosto che a una singola esplosione o un bagliore istantaneo, ciò su cui dovremmo puntare è piuttosto una sorta di tempesta o esplosione astrofisica”, ha detto Pope. I ricercatori non sono in grado di definire un fenomeno responsabile di eventi come quello di Miyake ma “sulla base dei dati disponibili – ha aggiunto Pope – c’è circa l’1% di possibilità di vederne un altro entro il prossimo decennio”.