Gli incendi avvenuti in una sola estate in California hanno cancellato quasi 20 anni di progressi contro i gas serra
I roghi che hanno seminato devastazione e morte in California nell’estate del 2020 hanno avuto impatto ambientale peggiore di quanto ipotizzato: nel giro di qualche mese è stato rilasciato in atmosfera il doppio di emissioni rispetto alla riduzione ottenuta nella nazione nel periodo compreso tra 2003 e 2019
di Rosita Cipolla
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Ben 18 anni di progressi nella lotta all’inquinamento ambientale sono andati letteralmente in fumo in California. Sono bastati, infatti, alcuni mesi per cancellare gli sforzi fatti dalla nazione per ridurre le emissioni di gas serra: tutta “colpa” dei devastanti incendi che si sono verificati nel Paese nel corso dell’estate del 2020.
A lanciare l’allarme sulle conseguenze pesantissime dei roghi è un recente studio scientifico realizzato da un team di ricercatori dell’Università della California e apparso sulla rivista Environmental Pollution.
Oltre a distruggere 800mila ettari di vegetazione e a provocare la morte di una 30ina di persone, gli incendi avvenuti due anni fa nello Stato americano hanno rilasciato circa 127 milioni di tonnellate di emissioni di gas serra nell’atmosfera, a fronte dei 65 milioni di tonnellate di emissioni di gas serra che la California è stata in grado di ridurre tra il 2003 e il 2019. Praticamente i roghi sviluppatisi nel giro di una sola estate hanno generato il doppio delle emissioni che il Paese è riuscito a ridurre dal 2003.
Il 2020 è stato un anno disastroso per i record di incendi nel Paese. – si legge nello studio – E i roghi del 2020 sono stati seguiti da un altro periodo nero con un milione di ettari bruciati nel 2021.
Nel corso del 2020, annus horribilis per la California, gli incendi boschivi si sono rivelati la seconda seconda causa di emissioni inquinanti più significativa sul territorio della nazione.
Gli incendi in California sono diventati una fonte importante e crescente di emissioni di gas serra – commenta il professor Michael Jerrett dell’University of California e autore principale della ricerca – Le emissioni legati ai roghi del 2020 annullano essenzialmente 18 anni di progressi nella lotta all’inquinamento atmosferico.
Non solo California: emissioni record anche in Europa a causa degli incendi
Quella degli incendi, purtroppo, è una piaga che non afflige soltanto la California (che attualmente è alle prese con l’ondata di siccità più grave degli ultimi 1200 anni), ma diverse aree del mondo. Guardando allo scenario europeo, i dati non sono più rassicuranti: per il Vecchio Continente l’estate 2022 è stata letteralmente di fuoco.
A causa dei roghi nel corso della stagione passata si è registrato il livello di emissioni più alto dal 2007, come confermato dagli scienziati del programma Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS). Ben 6,4 mega-tonnellate di carbonio sarebbero state rilasciate nell’atmosfera nel periodo compreso dal 1° giugno al 31 agosto 2022.
E a causa delle ondate di calore anomale, non più circoscritte soltanto al periodo estivo, ci toccherà fare i conti sempre più spesso con incendi devastanti.
Fonte: Environmental Pollution