Siccità in Cina: dimezzata la portata del fiume Yangzte

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Siccità in Cina: dimezzata la portata del fiume Yangzte

Il terzo fiume più grande del mondo garantisce acqua ed elettricità a oltre 400 milioni di cinesi. Molti suoi affluenti sono in secca
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Il Quotidiano del Popolo, organo ufficiale del Partito Comunista Cinese, lancia, anche con servizi fotografici, un forte allarme sulla siccità che sta colpendo vaste aree della Repubblica Popolare. Ilustrando alcune di queste (che pubblichiamo) spiega che «Recentemente, nel tratto Ezhou del fiume Yangtze, la pagoda Guanyin, costruita per rallentare il flusso dell’acqua e considerato come la prima pagoda del fiume Yangtze, con una storia di oltre 700 anni, è fuori dall’acqua, rivelando l’enorme base di Longpanji. Tale pagoda è come un’enorme nave che naviga sul fiume. Attualmente, la siccità infuria nel bacino del fiume Yangtze e il livello dell’acqua del tratto Ezhou ha raggiunto il livello più basso nello stesso periodo dall’inizio delle registrazioni idrologiche nel 1865».

Nel Sichuan, dove si registra una delle situazioni più critiche, le autorità locali hanno parlato di «grave situazione», anche perché il fabbisogno energetico viene soddisfatto per l’80% dall’idroelettrico.

Secondo i media locali, ieri il governo ha dichiarato il massimo livello di allerta a causa della portata dimezzata dei fiumi, mentre la domanda di elettricità è salita del 25% a causa del clima torrido. Già la scorsa settimana le autorità cinesi avevano limitato la fornitura di energia a migliaia di fabbriche, spingendo Toyota, Foxconn e Tesla a fermare il lavoro in alcuni impianti.

Ma il Quotidiano del Popolo avverte che «Colpito dalla mancanza di precipitazioni nel bacino del fiume Yangtze e dalla diminuzione dell’afflusso di acqua del corso superiore, il livello dell’acqua nel tratto di Nanjing ha continuato a diminuire».

Negli ultimi giorni, a Leshan, nella provincia di Sichuan, la siccità è diventata sempre più grave e due foto del Buddha di Leshan (un’importante attrazione turistica), una è stata scattata il 18 agosto 2020 e l’altra il 18 agosto 2022, mostrano  che «Il 18 agosto 2020, per la prima volta dal 1949, le acque di un alluvione avevano coperto le dita dei piedi del Buddha di Leshan, e due anni dopo, il 18 agosto 2022, il fiume si trovava a oltre 10 metri più basso dall’area delle dita dei piedi del Buddha di Leshan.

La Commissione di gestione dell’area evidenzia che «A causa di fattori come la minore piovosità e l’alta temperatura quest’anno, l’acqua del fiume presso il Buddha di Leshan è diminuita notevolmente rispetto a prima. Alle 12:00 del 18 agosto 2022, l’altitudine del livello dell’acqua della piattaforma del Buddha di Leshan era di soli 354,20 m, 1,69 m inferiore a quella normale nello stesso periodo dell’agosto dello scorso anno e 10,53 m inferiore al livello di inondazione del 18 agosto nel 2020».

Lo Yangtze, il terzo fiume più grande del mondo, fornisce acqua potabile a oltre 400 milioni di cinesi ed è una via d’acqua vitale per l’economia cinese: la parte principale ha più che dimezzato la portata d’acqua rispetto alla media degli ultimi 5 anni, con intere sezioni e decine di affluenti che si sono prosciugati. Nelle aree colpite le autorità stanno provando a garantire acqua ed elettricità, mentre si avvicina la stagione dei raccolti che richiedono un elevato utilizzo  d’acqua come riso e soia. Ieri, il governo cinese ha autorizzato il rilascio di 980 milioni di metri cubi d’acqua dai bacini idrici per reintegrare i livelli più bassi dello Yangtze.

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