Cambiamento Climatico, l’Artico si riscalda quattro volte più velocemente della media planetaria

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Cambiamento Climatico, l’Artico si riscalda quattro volte più velocemente della media planetaria

Le temperature medie al Polo Nord stanno crescendo a un ritmo incredibile, senza eguali nel resto del Pianeta
di Col. Mario Giuliacci

Le temperature medie planetarie stanno rapidamente salendo, ma in alcune aree del Globo lo stanno facendo con una velocità maggiore che in altre, e a spiccare, come conferma anche una recente ricerca, c’è soprattutto la regione artica. 

Un riscaldamento quattro volte più rapido

A scoprire l’incredibile rapidità con cui le temperature medie stanno crescendo al Polo Nord, è stato un team di ricercatori provenienti da diversi prestigiosi enti internazionali, tra cui Los Alamos National Laboratory, Università della East Anglia e Università di Washington. Lo studio (“Annual Mean Arctic Amplification 1970-2020: Observed and Simulated by CMIP6 Climate Models”), pubblicato di recente sulla rivista Geophysical Research Letters, è stato condotto utilizzando una grande quantità di dati meteo raccolti nell’Artico e le simulazioni di 39 modelli climatici usati nell’ambito del progetto CMIP6 (Coupled Model Intercomparison Project 6). Gli scienziati hanno così avuto conferma che il Polo Nord si sta riscaldando molto più velocemente di qualsiasi altra regione del Globo, circa quattro volte più velocemente della media planetaria, e inoltre hanno scoperto un aspetto che finora era sfuggito a tutte le precedenti ricerche. 

Due salti improvvisi verso il caldo

Analizzando i dati raccolti su orizzonti temporali più brevi rispetto a quanto venga fatto normalmente, i ricercatori hanno individuato due momenti importanti nella serie delle temperature medie della regione artica: due improvvise accelerazioni, nella tendenza all’aumento delle temperature, osservate intorno al 1986 e 1999. Secondo gli autori dello studio il primo brusco cambio di passo, quello del 1986, sarebbe una risposta alle crescenti concentrazioni di anidride carbonica e altri gas serra in atmosfera, mentre il cambiamento del 1999 sarebbe da imputare a cicli naturali periodici e, in parte, a conseguenze indirette del riscaldamento stesso, con la contrazione della Calotta Polare e il maggior calore assorbito dall’Oceano Artico che avrebbero cambiato ulteriormente le dinamiche atmosferiche della regione.  

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