Il Mediterraneo nel 2100 potrebbe essere più alto di 60-100 cm, a causa della crisi climatica

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Il Mediterraneo nel 2100 potrebbe essere più alto di 60-100 cm, a causa della crisi climatica

Se tutti i ghiacci presenti sulla Terra dovessero fondere, invece, il livello del mare aumenterebbe di circa 65 metri
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Dopo un periodo di relativa stabilità durato alcuni secoli, il livello del mare sta salendo in tutto il globo. Nel Novecento l’aumento è stato tra 14 e 17 centimetri ma, rispetto al secolo scorso, la velocità attuale di risalita è più che raddoppiata e continua ad aumentare in maniera accelerata: il livello del mare sta salendo al ritmo di oltre 30 cm per secolo.

Cosa significa questo per il Mediterraneo? La risposta è arrivata a conclusione del progetto europeo Savemedcoast-2,  coordinato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e composto da otto partner, che si sono occupati di misurare, studiare e calcolare quali saranno i livelli del mare nei prossimi decenni lungo le coste del Mediterraneo.

Il principale responsabile dell’innalzamento del livello del mare è il riscaldamento globale, innescato dalle emissioni di gas serra prodotti dalle attività umane.

A partire dalla rivoluzione industriale, l’uomo ha continuamente immesso in atmosfera grandi quantità di gas serra i quali hanno innescato un continuo aumento delle temperature globali. L’aumento della temperatura media globale, a sua volta ha innescato la fusione dei ghiacci terrestri, le cui acque si riversano negli oceani. Questi ultimi, riscaldandosi, aumentano di volume e si espandono contribuendo a fare aumentare il livello del mare.

Come documenta l’Ipcc e ricordano dall’Ingv,  la recente accelerazione delle temperature globali non ha precedenti negli ultimi 2000 anni. Ma anche che stiamo vivendo nel periodo più caldo degli ultimi 100.000 anni di storia della Terra. La concentrazione di CO2 nell’atmosfera terrestre non è mai stata così alta negli ultimi 2 milioni di anni, l’estensione ghiaccio marino dell’Artico non è mai stata così bassa negli ultimi 1000 anni e il depauperamento dei ghiacciai alpini non è mai stato così forte negli ultimi 2000 anni.

Cosa succederà dunque adesso? Se le temperature medie globali dovessero aumentare fino a circa 5 °C rispetto ai livelli preindustriali, il livello del mare nel 2100 potrebbe crescere di oltre 1 metro rispetto al livello attuale; se tutti i ghiacci presenti sulla Terra dovessero fondere, invece, il livello del mare aumenterebbe di circa 65 metri.

Nel Mediterraneo l’aumento del livello del mare è più contenuto rispetto agli oceani – nell’ultimo secolo la velocità calcolata dai dati mareografici è stata di circa 2 mm all’anno –, dato che essendo un bacino quasi chiuso, il Mare nostrum ha dinamiche differenti rispetto agli oceani, con acque più calde, più salate e di conseguenza più dense.

In ogni caso, nel 2100 il livello del mare Mediterraneo potrebbe essere più alto da 60 a 100 centimetri circa. In tali condizioni verranno amplificati gli effetti di mareggiate e di tsunami (maremoti) con conseguente rischio di inondazione marina.

Il Mediterraneo è infatti una zona altamente sismica e con numerosi vulcani attivi, capaci di innescare forti terremoti e violente eruzioni, come già avvenuto nel passato. Da diversi anni, inoltre, si osservano nel Mediterraneo cicloni simili a quelli tropicali, chiamati medicane, molto più violenti rispetto ai comuni cicloni mediterranei. Anche questi eventi possono causare mareggiate, con effetti più intensi se in condizioni di livello del mare più alto.

Considerando questi aspetti, in futuro molte aree pianeggianti lungo la costa mediterranea saranno allagate in modo permanente o soggette a inondazioni più gravi durante gli eventi estremi.

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