Trovato un antico sarcofago di piombo sotto la cattedrale di Notre-Dame a Parigi

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Trovato un antico sarcofago di piombo sotto la cattedrale di Notre-Dame a Parigi

di Francesca Capozzi
www.greenme.it

Parigi: sotto Notre-Dame, uno dei simboli della capitale francese, è stato trovato un misterioso antico sarcofago di piombo che ha attirato l’attenzione degli archeologi di tutto il mondo. Dopo l’incendio del 2019, nella cattedrale proseguono i lavori che hanno portato alla luce questo tesoro

notre dame sarcofago

@inrap.fr

Parigi, la Ville Lumière, serba nel suo immenso patrimonio tantissimi tesori di storia e d’arte, molti ancora sconosciuti a quanto pare vista la recente scoperta di un misterioso sarcofago a Notre-Dame.

La cattedrale parigina, costruita a partire dal 1160, era stata colpita dal grave incendio nel 2019 che aveva provocato il collasso delle guglie del tetto e nel posizionare le impalcature nella navata volte a restaurare la chiesa, sono stati scoperti un sarcofago in piombo perfettamente conservato e diversi luoghi di sepoltura sotto il pavimento, assieme a delle sculture.

Secondo gli archeologi i ritrovamenti risalirebbero intorno al XIII, al più tardi al XIV secolo e nel caso del sarcofago antropomorfo si ipotizza sia stato realizzato per un alto dignitario francese viste le caratteristiche e la fattura.

Siamo stati in grado di inviare una piccola fotocamera all’interno che mostrava resti di stoffa, materia organica come capelli, ma anche resti di piante. Il fatto che questi resti siano lì indica che il contenuto è stato preservato nel migliore dei modi”

ha affermato Christophe Besnier dell’Istituto Archeologico Nazionale francese.

La cattedrale di Notre Dame riaprirà completamente nel 2024, ma queste significative scoperte arricchiscono ancora di più la già vastissima storia della cattedrale parigina che costituisce oggi uno degli esempi più antichi del gotico francese.

I ritrovamenti aiuteranno gli archeologi a comprendere meglio le pratiche funebri durante il Medioevo francese, ma non c’è tempo da perdere poiché il ministro della cultura Roselyne Bachelot-Narquin ha fatto sapere che gli studiosi potranno condurre ulteriori ricerche nell’area degli scavi fino al 25 marzo e sfruttarne a pieno le sue potenzialità.

Fonte: Inrap

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