Maggio caldissimo uguale estate rovente? Non è per niente così ovvio

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Maggio caldissimo uguale estate rovente? Non è per niente così ovvio

Ce lo chiedete in tanti. Se fa così caldo a maggio, ad agosto bolliremo tutti?
di Team MeteoGiuliacci

Analisi meteo: fa caldo, decisamente troppo per il periodo e ce ne siamo accorti tutti, nel bene e nel male. C’è però una domanda che aleggia, anzi una preoccupazione, che l’ondata di caldo in atto, in ulteriore intensificazione, possa essere l’antipasto di quello che ci attende nella prossima stagione estiva. È vero o no?

Maggio rovente = estate rovente?

Si fa presto a tirare in ballo l’estate 2003 solo perché questi giorni son così caldi: anche quell’anno maggio fu molto caldo. L’equazione vale? Semplicemente NO: allo stato attuale dell’arte NON POSSIAMO DIRE NULLA di sicuro sull’estate 2022.

I nostri lettori avranno letto la TENDENZA, basata su teleconnessioni e statistica: ma non su equazioni prima e dopo. L’atmosfera è un sistema complesso e assai caotico e non conserva la memoria del passato (per fortuna, diremmo). In altre parole, proviamo a semplificare il concetto: l’andamento termico o pluviometrico di un mese (oppure di una stagione) è in un certo modo non è perché nel mese A il comportamento è stato simile o differente. Ogni mese-stagione-annata è sempre diversa e a sé stante e far paragoni con annate roventi non ha alcun senso meteorologico.

Maggio e l’estate nel passato

Proviamo a fare un gioco: vediamo insieme di eseguire una sorta di statistica, dove prendiamo i casi di maggi caldi e vedere come fu il seguente trimestre estivo: ebbene, solo nel 2003 e 2017 a un maggio caldissimo è susseguita un’estate rovente, mentre in altri casi (1994, 2004, 2007, 2009) in media e nel 1986 addirittura fredda. Concludiamo quindi con una cosa: un maggio più caldo della norma remerebbe contro un’estate calda.

E allora, siamo salvi?

Ovvio che non possiamo dir nulla di preciso, ma possiamo affidarci alle tendenze. Abbiamo già rammentato più e più volte nei nostri articoli meteo che, sebbene la modellistica climatica sia in grado di fornire delle indicazioni di massima a scala subcontinentale, tali proiezioni devono essere prese con un certo distacco, trattandosi di prodotti per lo più sperimentali.

Non si può lasciar in pasto a chiunque le carte per gli addetti ai lavori, non a caso la cui diffusione al grande pubblico deve passare attraverso un’attenta cura dell’informazione che viene pubblicata e divulgata.

Per concludere: se poi vivremo tre mesi caldi lo scopriremo quando usciranno i dati ufficiali a settembre, ma, comunque vada, questo caldo così eccezionale e duraturo non c’entra e c’entrerà NULLA.

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