L’eruzione vulcanica e lo tsunami di Tonga hanno evidenziato la vulnerabilità dei piccoli Stati insulari
Meeting Fao SIDS per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile e combattere il cambiamento climatico
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e dalle scosse di assestamento della scorsa settimana, hanno messo in evidenza la vulnerabilità dei Small Island Developing States (SIDS) e per questo la Fao ha convocato il primo febbraio il Global SIDS Solutions Dialogue, un incontro globale incentrato sui piccoli Stati insulari in via di sviluppo.
Con circa 65 milioni di abitanti, i Paesi SIDS rappresentano solo l’1% delle emissioni di CO2, ma sono i più vulnerabili agli impatti dei cambiamenti climatici che per alcune isole sono già una minaccia esistenziale. La pesca, il turismo e l’agricoltura contribuiscono in modo significativo alla loro economia, e si tratta di settori la cui vulnerabilità e fragilità sta rendendo più difficile produrre cibo sufficiente per soddisfare i bisogni delle loro popolazioni.
I Paesi SIDS dei Caraibi, Pacifico e in molte piccole isole dell’Oceano Atlantico e Indiano e nel Mar Cinese Meridionale dipendono dalle importazioni di cibo: il 50% dei SIDS importa più dell’(0% del cibo che consuma e quasi tutti i SIDS importano il 60% del loro cibo. Quindi questi piccoli Paesi insulari in via di sviluppo sono particolarmente colpiti dalle interruzioni nelle catene di approvvigionamento e nel commercio internazionale, comprese le cancellazioni dei voli, i rallentamenti nel settore dei trasporti marittimi e i colli di bottiglia della logistica.
Il Global SIDS Solutions Dialogue è stato organizzato congiuntamente dagli Uffici di collegamento della Fao a Bruxelles, Ginevra e New York e dall’Ufficio Fao del SIDS, dei Paesi meno sviluppati e dei Paesi in via di sviluppo senza sbocco sul mare. L’evento ha cercato di informare i governi e i partner di sviluppo dei risultati di un SIDS Solutions Forum tenutosi alle Fiji nell’agosto 2021. Il Dialogo darà il via a una serie di eventi tematici sulla trasformazione dei sistemi alimentari nei SIDS, nel corso dei prossimi due anni.
Nel discorso di apertura del meeting, l’economista capo della Fao, Máximo Torero Cullen, ha sottolineato «La grave sfida che i SIDS devono affrontare nel progredire verso l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile» La pressante necessità di rafforzare la resilienza di questi Stati ai cambiamenti climatici, ai disastri naturali e ad altri shock esterni, inclusa la pandemia di Covid-19. Abbiamo quindi preso una decisione concertata per dare priorità alle attività per questi Paesi e stiamo lavorando a stretto contatto con i networks e le constituencies SIDS per implementarle. La Fao FAO sta sostenendo i SIDS per ricostruire meglio e ottenere una migliore produzione, una migliore nutrizione, un migliore ambiente e una vita migliore, che sono alla base del nuovo strategic framework della Fao per garantire sistemi agroalimentari più efficienti, inclusivi, resilienti e sostenibili, combattendo così fame, malnutrizione, povertà e disuguaglianza».
Per la ripresa econmomica e per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG», Torero Cullen ha sottolineato l’importanza di «Identificare soluzioni locali e sfruttare l’innovazione utilizzando la digitalizzazione come moltiplicatore di forza per accelerare il processo».
Il Forum delle Fiji ha lanciato la SIDS Solutions Platform come piattaforma di scambio di conoscenze intra e interregionale unica e innovativa per incubare, promuovere, ampliare e replicare idee coltivate localmente. La Fao è convinta che iniziative come questa accelereranno il raggiungimento degli SDG su agricoltura, alimentazione, nutrizione, ambiente e salute nei SIDS; ma consentono anche al SIDS di replicare le buone pratiche di altri Paesi.