Il Po sta vivendo la siccità più grave degli ultimi 30 anni

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Il Po sta vivendo la siccità più grave degli ultimi 30 anni

«Ora finalmente è passata una perturbazione, ma sono 60 i giorni senza pioggia significativa in molte aree del distretto»
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La situazione siccitosa nel distretto del fiume Po sta gradualmente migliorando, grazie alla prima importante perturbazione atlantica dall’inizio dell’anno, ma è ancora presto – anche perché le piogge si attendono di breve durata – per parlare di allerta rientrata. Anzi.

«Le anomalie sono decisamente marcate per molti indici – spiega il Segretario generale dell’Autorità distrettuale del Fiume Po, Meuccio Berselli –  Ora finalmente è arrivata una perturbazione, ma sono 60 i giorni senza pioggia significativa in molte aree del distretto, le temperature massime sono state costantemente superiori i un Pio di gradi alla media  ed i venti,  che hanno sferzato la pianura, hanno ulteriormente asciugato i terreni, incidendo nel medio lungo periodo».

In altre parole, come osservano dall’Anbi, la crisi idrica manifestata fino ad oggi e l’aridità dei suoli, unite alle temperature decisamente sopra la media ed alla perdurante mancanza di precipitazioni sulle catene montuose (Alpi e Appennini), hanno generato criticità evidenti, che potrebbero comunque manifestarsi nel lungo periodo, incidendo soprattutto sugli equilibri degli habitat e dell’agricoltura.

Ad esempio in Piemonte (come reso noto dall’Ente Parco) si sono già registrate morie di pesci autoctoni, sottoposti a notevole stress di approvvigionamento dei flussi nelle zone umide ed anche numerose tipologie di piante mostrano evidenti segni di difficoltà.

«Questa condizione di “siccità idrologica invernale” è la più grave degli ultimi 30 anni, non solo sul fiume Po, ma anche sui tributari con scarti di portata ridotta anche del 50% – dettagliano dall’Associazione nazionale dei consorzi di bonifica – Considerando l’intero periodo dal 1° ottobre 2021 ad oggi, i valori cumulati medi d pioggia risultano nel complesso sempre inferiori alle attese climatiche, con uno scostamento di 100 millimetri, -25 % rispetto alla media delle precipitazioni 2001-2020, risultando il quarto anno più secco dal 1961, con precipitazioni simili a quelle dei mesi estivi».

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