Ojmjakon è il luogo abitato più freddo della Terra
Nella città in Siberia occidentale raggiunti nei giorni scorsi -59 °C, valori inimmaginabili per noi italiani.
di Team MeteoGiuliacci
Ojmjakon è un villaggio della estrema Siberia
Questa è la vera roccaforte dell’anticiclone termico russo-siberiano (che porta fasi meteo gelide) e d’inverno non di rado si scende su valori prossimi a -60°C come avvenuto oggi. Il villaggio si trova nella parte nordorientale della Siberia, più precisamente nella Repubblica di Sacha. Situato nei pressi del fiume Indigirka, che rimane ghiacciato per gran parte dell’anno (da ottobre fino a maggio-giugno), è questo il luogo abitato più freddo del globo dove ogni anno circa 800 abitanti sfidano il gelo più estremo!
Il luogo abitato più freddo della terra
La cittadina, che in lingua Sacha significa “freddo cane”, fa registrare una temperatura media annua di -16,5°, addirittura nel mese di gennaio la temperatura media è di -47,6°! Per quanto riguarda gli estremi possiamo dire che “ufficialmente” il dato più freddo mai rilevato è stato di -67,7° nel 1933, ma il 18 febbraio 2013 il “Daily mail” riporta che nel paese si sia registrata una temperatura di -74°, nel 1916 sarebbe stata toccata la punta record di -83° e nel gennaio 1926 -71,2° (dato che è stato celebrato da un monumento); tuttavia questi ultimi 3 dati non sono da considerarsi ufficiali.
Come si sopravvive in un clima così estremo
È curioso notare come il nome del villaggio significhi in realtà anche “acqua che non gela mai” in quanto è stata costruita su una sorgente termale naturale di acqua calda e che il “coprifuoco”, ovvero la sospensione di tutte le attività scolastiche e lavorative, scatti solo sotto i -52°. Con temperature superiori la vita scorre regolarmente. In questo villaggio ovviamente non esistono frigoriferi e congelatori ed il latte è venduto allo stato solido, cubetti di latte-ghiacciato che la popolazione riporta a casa e scalda al fuoco per poterlo poi bere.
Le attività principali su cui si sostiene la popolazione locale sono la pesca (il pesce 30 secondi dopo essere stato pescato congela) e l’allevamento. Qui abbondano cervi, renne e cavalli ed i medici dicono che la popolazione gode di ottima salute nonostante l’impossibilità di praticare l’agricoltura e di variare l’alimentazione. Il latte che producono questi animali è abbastanza nutriente da soddisfare il fabbisogno nutrizionale di queste persone. A dimostrazione di ciò si possono contare molti ultracentenari in questa piccola cittadina, a dispetto delle statistiche che parlano della popolazione dei maschi russi come dei meno longevi d’Europa, con un’aspettativa di vita di poco superiore ai 60 anni.
L’autostrada
È possibile raggiungere questo luogo attraverso un’autostrada costruita da prigionieri politici di Stalin. L’autostrada si chiama “Koloyma”, meglio conosciuta come “Il sentiero delle ossa” per le ossa del milione di deportati morti nei lavori forzati.