L’istantanea di un lampo radio veloce che si ripete
E’ tra i fenomeni più misteriosi dell’universo
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Studiato nei dettagli uno dei fenomeni piu’ misteriosi dell’universo: un lampo radio veloce che si ripete.
La sorgente in questione, finita nel mirino di nove osservatori da terra e dallo spazio, si chiama FRB20201124A: e’ un oggetto scoperto nel novembre 2020 che si e’ riattivato nel marzo 2021 emettendo una serie di lampi radio, ed e’ anche il terzo lampo radio veloce a ripetizione recentemente localizzato in una galassia vicina. La sua ‘istantanea’ piu’ dettagliata e’ pubblicata sulla rivista Astronomy & Astrophysics Letters da un team internazionale guidato dai ricercatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF).
Immagine radio realizzata con il Very Large Array (VLA) della regione di formazione stellare. La croce indica il lampo radio veloce (fonte: G. Bruni, B. O’Connor) – RIPRODUZIONE RISERVATA+CLICCA PER INGRANDIRE
Le osservazioni sono state avviate ad aprile 2021 con strumenti nelle onde radio, nella luce visibile e nei raggi X con gli osservatori spaziali Swift e Chandra, insieme a Very Large Array (VLA), European VLBI Network (EVN), e-Merlin, Five hundred meter Aperture Spherical Telescope (FAST), Lowell Discovery Telescope (LDT), Upgraded Giant Metrewave Radio Telescope (uGMRT) e Sardinia Radio Telescope (SRT), quest’ultimo dell’INAF vicino a Cagliari.
I lampi radio veloci (FRB) producono intense emissioni nelle onde radio solo per pochi millisecondi prima di svanire e vengono avvistati raramente. Grazie alla scoperta dei lampi radio veloci che ripetono l’emissione anche a distanza di mesi, la comunita’ scientifica sta confermando il modello che indica le magnetar (una particolare classe di stelle di neutroni) come l’origine piu’ probabile di questi fenomeni.
“Il nostro lavoro – spiega Luigi Piro dell’INAF di Roma e primo autore dello studio – ha permesso di realizzare un’immagine radio della galassia ospite del lampo radio veloce, scoprendo che la localizzazione precedentemente fornita da altri autori corrisponde con una regione di emissione radio diffusa, riconducibile a una regione ad alto tasso di formazione stellare. Abbiamo inoltre scoperto una debole emissione in raggi X proveniente dalla stessa regione”. La debole sorgente in raggi X, presumibilmente prodotta da altre stelle di neutroni e buchi neri, potrebbe essere il primo rilevamento in raggi X associato a una regione di formazione stellare intorno a un FRB.