Il cielo di dicembre saluta l’inverno astronomico con il giorno più corto dell’anno

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Il cielo di dicembre saluta l’inverno astronomico con il giorno più corto dell’anno

Il solstizio d’inverno cadrà il 21 dicembre, il 4 l’eclissi di Sole visibile solo dall’Antartide
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Il cielo di dicembre saluterà l’inverno con il giorno più corto dell’anno: non sarà il 13 dicembre, come si ritiene comunemente, ma il 21 e coinciderà con il solstizio, rileva l’Unione Astrofili Italiani. Un altro appuntamento è l’eclissi totale di Sole del 4 dicembre, che però sarà visibile solo dall’Antartide.

Daranno spettacolo anche i pianeti giganti e si potranno osservare al meglio le costellazioni invernali.

Il giorno più corto dell’anno, osservano gli astrofili della Uai, non è perciò il 13 dicembre, ma a rendere interessante il cielo ci saranno le Geminidi, le stelle cadenti confrontabili per intensità alle Perseidi di agosto. Se per le prime due settimane del mese l’orario del tramonto si mantiene quasi costante, tra le 16.40 e le 16.41, la durata minima è prevista il 21 dicembre, giorno che coincide con il solstizio d’inverno. Il 21 il Sole tramonterà circa 3 minuti più tardi, alle 16.44, e sorgerà in ritardo: dalle 7,31 del 13 dicembre alle 7.37. Di conseguenza il Sole resta sopra l’orizzonte circa 3 minuti in meno rispetto al giorno 13. Sempre il 21, alle 16,59 italiane, scatta il solstizio che segna l’inizio dell’inverno.
L’eclissi totale di Sole del 4 dicembre purtroppo non sarà visibile dall’Italia. Si potrà osservare l’evento nel pieno della totalità solo dall’Antartide, mentre si potrà vedere parzialmente in Sud Africa e nell’Oceano Atlantico.

Fra i pianeti, Mercurio ricompare nel cielo della sera e le condizioni per osservarlo migliorano alla fine del mese, quando tramonterà circa 1 ora e 20 minuti dopo il Sole e sarà più facile individuarlo il 29 dicembre, grazie alla congiunzione con Venere. Quanto ai pianeti giganti, nel cielo di dicembre si preparano a dare spettacolo con il passaggio da una costellazione all’altra: un evento che non capita di osservare molto spesso, rilevano agli astrofili. Vale la pena citare Giove, che il 14 dicembre lascia il Capricorno per proseguire il suo cammino nell’Acquario.
A partire dal 7 dicembre, inoltre, per alcuni giorni sarà possibile osservare mostrerà uno spettacolare allineamento del falcetto di Luna crescente e ben tre pianeti. La sera del 7 dicembre Venere sarà visibile nella costellazione del Sagittario, seguito dalla falce di Luna, Saturno e Giove, tutti nel Capricorno. L’8 dicembre l’ordine dei protagonisti vedrà in testa Venere (sempre nel Sagittaio), il primo a tramontare, seguito da Saturno, dalla falce di Luna crescente e da Giove, tutti nel Capricorno. Il 9 dicembre la Luna crescente raggiunge la costellazione dell’Acquario, completando il sorpasso di tutti i pianeti protagonisti del cielo serale: Giove e Saturno ancora nel Capricorno e Venere nel Sagittario.

Nella prima parte del mese, in orario serale, si potranno ammirare alcuni transiti luminosi della Stazione Spaziale Internazionale, seguendo le indicazioni della Uai città per città.
Dicembre è infine il mese migliore per osservare le grandi costellazioni invernali: a Sud-Est Orione, accompagnata dal Cane Maggiore, Toro e Gemelli. In queste costellazioni possiamo individuare alcune delle stelle più luminose dell’intera volta celeste, come Sirio, Aldebaran nel Toro, Castore e Polluce nei Gemelli, Procione nel Cane Minore, Capella nell’Auriga. A disegnare i contorni di Orione sono Betelgeuse, Rigel, Bellatrix e Saiph.

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