Potenziate le attività di monitoraggio vulcanico a Vulcano, nelle Eolie

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Potenziate le attività di monitoraggio vulcanico a Vulcano, nelle Eolie

di Redazione INGVvulcani  

Questo articolo si basa sulle informazioni fornite dal Centro per il Monitoraggio delle Isole Eolie, e dalle Sezioni INGV di Palermo e di Catania-Osservatorio Etneo.

Nel corso della scorsa estate, in particolare a partire dal mese di settembre 2021, i sistemi di monitoraggio dell’INGV hanno misurato variazioni significative di alcuni segnali geofisici e geochimici a Vulcano (Isole Eolie). A seguito di questi cambiamenti, dal primo ottobre 2021 il Dipartimento della Protezione Civile ha disposto per l’isola il passaggio del livello di allerta da Verde a Giallo.

Il livello di allerta Giallo prevede, in aggiunta a una serie di azioni di protezione civile, anche il potenziamento delle attività di monitoraggio e sorveglianza.

L’INGV, con il contributo di diverse Sezioni coordinate del Centro per il Monitoraggio delle Isole Eolie, ha pertanto creato nuove reti e sviluppato quelle esistenti, installando nuove stazioni di misura in continuo di vari parametri, e incrementato le attività di rilevamento in campagna. Ha inoltre aumentato il numero, la frequenza e l’estensione areale dei campionamenti geochimici e svolto ulteriori campagne di misure discrete di altri parametri.

Figura 1 - Mappa delle reti strumentali di monitoraggio e sorveglianza vulcanica dell’isola di Vulcano. Immagine modificata dal sito web del Centro per il Monitoraggio delle Isole Eolie.
Figura 1 – Mappa delle reti strumentali di monitoraggio e sorveglianza vulcanica dell’isola di Vulcano. Immagine modificata dal sito web del Centro per il Monitoraggio delle Isole Eolie.

In particolare, la Sezione di Palermo dell’INGV ha installato quattro stazioni geochimiche per la misura del flusso di CO2 dal suolo e della concentrazione di CO2 in aria, che si vanno ad aggiungere alla rete già esistente, e una stazione Multigas per il rilevamento di CO2 e SO2. Contestualmente, l’Osservatorio Etneo ha installato sette nuove stazioni sismiche, di cui sei posizionate sull’isola di Vulcano e una nell’adiacente isola di Lipari, a integrazione di quelle esistenti. L’INGV sta potenziando anche il monitoraggio di parametri geofisici. Sono stati infatti installati due gravimetri ad acquisizione continua e sono state eseguite misure gravimetriche periodiche sul cono di La Fossa e intorno ad esso (Figura 2).

Figura 2 – Misure gravimetriche periodiche sul cono di La Fossa, qui in corrispondenza di uno dei capisaldi della rete geodetica sul bordo del cratere (fotografia di Filippo Greco)

In aggiunta, per incrementare la rete di videosorveglianza vulcanica, sono state collocate una telecamera ad alta definizione che inquadra il settore settentrionale di Vulcano dall’isola di Lipari e una nuova telecamera termica che inquadra l’area fumarolica all’interno del cratere di La Fossa. Infine, si è proceduto ad effettuare un test di misura delle deformazioni del suolo tramite l’installazione di un radar ad apertura reale GBRAR (Ground-Based Real-Aperture Radar) (Figura 3).

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Durante il mese di ottobre è stata effettuata una campagna di rilievi termici e LIDAR da drone in collaborazione con l’Università La ‘’Sapienza’’ di Roma, per lo studio delle variazioni morfologiche e termiche dell’area sommitale e dei versanti del settore NE del cono de La Fossa. È stata inoltre svolta una campagna di misure sui capisaldi geodetici della rete GNSS sulle isole di Lipari e Vulcano, con elevato dettaglio sul cratere di La Fossa e sull’area delle fumarole al di sopra della Forgia Vecchia (Figura 4). Sempre ad ottobre, i ricercatori dell’INGV-Osservatorio Vesuviano hanno eseguito una campagna di prospezioni magnetotelluriche sull’isola (Figura 5).

Il personale INGV installerà nuove stazioni GNSS mobili, sugli stessi siti dove sono già stati posizionati i gravimetri, per integrare il dato gravimetrico e ottenere un maggior dettaglio nell’osservazione delle deformazioni in prossimità del cratere.

Figura 4 – Misure GNSS nel campo fumarolico al di sopra dell’area della Forgia Vecchia di Vulcano per il controllo di dettaglio delle deformazioni del cratere e della stabilità dei versanti (fotografie di Salvatore Consoli e Alessandro Bonforte).
Figura 5 - Misure magnetotelluriche sull’area sommitale del cono di La Fossa (fotografia di Roberto Isaia)
Figura 5 – Misure magnetotelluriche sull’area sommitale del cono di La Fossa (fotografia di Roberto Isaia)

I dati raccolti da tutte le stazioni sono riassunti nei bollettini settimanali che si trovano sui siti INGV e di cui diamo notizia anche attraverso i canali social INGVvulcani (Facebook, Twitter, Instagram).

Informazione e comunicazione

Sul fronte dell’informazione, in concomitanza di particolari eventi vulcanici o sismici o di crisi come quella attuale di Vulcano, il blog e tutti i canali social INGVvulcani sono impegnati a fornire aggiornamenti continui sia sui fenomeni osservati sia sulle attività di monitoraggio in corso. Nel caso specifico di Vulcano, come per tutte le isole Eolie,, i Centri Informativi delle Eolie dell’INGV hanno un ruolo attivo nella diffusione dell’informazione scientifica sul fenomeno in corso, costituendo, oltretutto, presidio informativo per i media. Un lavoro che viene svolto essenzialmente lavorando nei Centri, ma anche in occasione di numerosi incontri pubblici e durante la formazione del corpo docente delle scuole dell’arcipelago. Questi incontri hanno lo scopo di rendere disponibili nozioni utili sui vulcani eoliani e sul loro stato di attività, che non siano né allarmistiche né eccessivamente tranquillizzanti ma solo scientificamente corrette, di semplice comprensione e indispensabili per fornire la piena consapevolezza della realtà vulcanologica in cui si vive.

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