L’inverno più freddo del millennio
In Europa quello del 1407-1408 è molto probabilmente il più gelido inverno degli ultimi 1000 anni
di Col Mario Giuliacci
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Durante la Piccola Era Glaciale, periodo molto freddo compreso tra il XIV e il XIX secolo, l’Europa e il Nord America dovettero affrontare inverni estremamente rigidi, e tra questi spicca quello del 1407-1408 che è probabilmente il più gelido dell’ultimo millennio, ricordato per secoli in Italia come il Grande Inverno.
Un inverno iniziato con largo anticipo
Le avvisaglie di quell’incredibile stagione si ebbero già alla fine di ottobre, quando gelide correnti artiche con insolito anticipo invasero l’Europa seguite, a novembre, dall’irruzione di impetuosi venti orientali che trasportarono fin sul cuore del continente aria gelida di origine siberiana. Il clima favorevole favorì la precoce avanzata della banchisa artica che si spinse fino a latitudini eccezionalmente basse, tanto che all’inizio dell’inverno il ghiaccio occupava già gran parte dei mari settentrionali dell’Europa e si spingeva fino alle coste scozzesi, mentre l’Islanda era completamente isolata dal resto dell’Europa. In Francia il gelo, iniziato il 10 novembre, strinse nella sua morsa il paese ininterrottamente per oltre due mesi, fino alla fine di gennaio, e dopo una breve pausa riprese già a metà febbraio per insistere fino agli inizi di aprile, con conseguenze devastanti per i vigneti e frutteti, che vennero quasi completamente distrutti. Persino nei resoconti del Parlamento Francese viene riferito che il giorno di San Martino, quindi a novembre, faceva un “freddo insopportabile”, tanto che l’inchiostro utilizzato dallo scrivano che verbalizzava, nonostante si trovasse vicino al fuoco, gelava “di tre parole in tre”.
Europa, ma come se fosse Polo Nord
Nel cuore dell’inverno i ghiacci polari si erano spinsero così a sud che era possibile arrivare a piedi dalla Danimarca alla Norvegia camminando al di sopra della superficie ghiacciata del mare, ma anche il Tamigi per tutto il periodo da dicembre a marzo rimase completamente congelato, dalla fonte alla foce, mentre gli iceberg provenienti dall’Artico si spinsero fin nel Canale de La Manica. Durante quella stagione incredibilmente gelida la neve coprì anche tutta l’Italia, dalle Alpi fino alla Sicilia, dove il paesaggio rimase imbiancato per diversi giorni: al Centronord il gelo senza precedenti distrusse tutti gli ulivi, le viti e gli alberi da frutto mentre Firenze rimase imbiancata dalla neve per 45 giorni di fila, con la superficie dell’Arno coperta da una spessa lastra di ghiaccio. I rigori di quell’inverno senza precedenti non risparmiarono neanche l’Europa Sud-Orientale: dalle cronache del tempo infatti sappiamo che anche il Danubio congelò completamente mentre a Costantinopoli si fermarono tutti i traffici commerciali perché il ghiaccio coprì persino il Canale del Bosforo! Durante la Piccola Era Glaciale in Europa solo l’inverno del 1709 si può paragonare, per gelo e neve, a quello eccezionale del 1407-1408 che quindi può essere considerato, a ragione, il più gelido del secondo millennio.