Classificata una nuova specie di ominide, che riscrive la nostra storia

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Classificata una nuova specie di ominide, che riscrive la nostra storia

La specie sarebbe vissuta in Africa all’inizio del Medio-Pleistocene, circa 500.000 anni fa, e rappresenterebbe il diretto antenato della specie dell’Homo sapiens
Sabrina Del Fico
www.greenme.it

Il Medio Pleistocene (774.000-129.000 anni fa) è un periodo particolarmente importante per la storia dell’uomo, perché ha visto la diffusione dell’Homo sapiens in Africa and dell’Homo Neanderthalensis in Europa. Tuttavia, l’evoluzione della specie umana durante quest’era è ancora scarsamente compresa dai paleontologi – ecco perché si spera che l’annuncio della scoperta di una nuova specie, fatto in questi giorni, possa portare un po’ di chiarezza nella nostra storia evolutiva.

In questo “vuoto” di informazioni si inserisce la specie di antenato umano recentemente classificata dagli scienziati, l’Homo bodoensis, vissuto in Africa circa mezzo milione di anni fa. Secondo i ricercatori, sarebbe un antenato diretto dell’Homo sapiens. La nuova classificazione è stata effettuata sulla base di vari reperti fossili rinvenuti in Eurasia e in Africa e finora attribuiti erroneamente ad altre due specie di ominidi – l’Homo heidelbergensis e l’Homo rhodesiensis.

Non solo i resti appartenuti a queste altre due specie sarebbero in realtà riconducibili all’unica specie detta bodoensis ma, secondo un team di ricercatori dell’Istituto di Paleontologia dei Vertebrati e Paleoantropologia di Pechino (Cina), la classificazione Homo heidelbergensis non dovrebbe più essere considerata nel novero dei nostri antenati: infatti, alcuni fossili in Europa precedentemente ricondotti a questo tipo di ominide si sono rivelate poi essere tracce dell’uomo di Neanderthal.

Le fasi dell’evoluzione dell’uomo (@Evolutionary Anthropology Issues News and Reviews)

Il teschio classificato ora come bodoensis è stato ritrovato negli anni ’70 del secolo scorsi nella Rift Valley, nei pressi di Bodo D’ar (Etiopia) – da qui deriverebbe il suo nome: si tratta di un cranio di un soggetto adulto, probabilmente maschio, che oggi si trova esposto nel Museo Nazionale dell’Etiopia ad Addis Abeba. La nuova classificazione che lo vede come protagonista coinvolgerà molto probabilmente anche altri teschi e reperti ossei ritrovati in Africa e in Europa meridionale, che attualmente hanno altre “etichette”; altri fossili europei, invece, saranno riclassificati come appartenenti alla specie di Neanderthal.

Fonte: Evolutionary Anthropology

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