Astrofilo italiano scopre una nuova galassia, si chiama Pisces VII
Si chiama Pisces VII la nuova galassia scoperta dall’astrofilo pugliese Giuseppe Donatiello, responsabile della Sezione Nazionale di Ricerca ‘Profondo Cielo’ dell’Unione Astrofili Italiani. E’ la quinta della sua carriera (Uai).
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Pisces VII, situata a circa 3,2 milioni di anni luce dalla Terra, è la quinta galassia nana che ha individuato dopo Donatiello I (nel 2016) e tre nuovi satelliti della galassia NGC 253, trovati l’anno scorso e chiamati Donatiello II, III e IV.
La nuova scoperta, preziosa per capire meglio la formazione delle galassie, è pubblicata sulla rivista Monthly Notices of the Astronomical Society in collaborazione con i ricercatori dell’Istituto di Astrofisica dell’Andalusia (IAA-CSIC) guidati da David Martínez-Delgado.
“Ho scovato Pisces VII mediante l’ispezione visiva in immagini pubbliche della DESI Legacy Survey, proprio al fine di identificare nuovi satelliti nel sistema di Andromeda, fuori dalle zone già indagate in passato”, racconta Donatiello. “Sapevo che la probabilità di trovare qualcosa di nuovo era concreta e ho avuto ragione. Era dal 2013 che non si trovava una nuova galassia nel sottogruppo di Andromeda”.
Dopo il ritrovamento, la galassia è stata osservata dall’astronomo Walter Boschin con il Telescopio Nazionale Galileo (Tng) da 3.58 metri, grazie al tempo discrezionale messo a disposizione dal direttore Ennio Poretti. Mediante gli ottimi dati raccolti, il gruppo di astronomi ha determinato la magnitudine assoluta e una prima stima della distanza, valutata in circa 3,2 milioni di anni luce. Tale stima ha ancora un margine d’incertezza.
Se la distanza fosse corretta, Pisces VII sarebbe un sicuro satellite della Galassia del Triangolo (meglio nota come M33): potrebbe dunque aiutare a capire perché i satelliti conosciuti delle galassie maggiori sono in numero inferiore alle attese secondo il modello cosmologico standard Lambda-CDM (Lambda-Cold Dark Matter). Tuttavia, se Pisces VII fosse appena più distante di quanto stimato, sarebbe comunque la nana più isolata conosciuta sinora nel Gruppo Locale, cioè nella famiglia di cui fanno parte Andromeda (M31) e la nostra Via Lattea.