L’uragano “ancora” non c’è ma i mass media abboccano
Ci sembra di combattere contro i mulini a vento
di Mario Giuliacci
L’uragano non c’è, è la notizia del giorno. Che tristezza!
Ho appena ricevuto il messaggio da un a caro amico questo quesito: “Mario, c’è una diatriba con mio figlio… che si chiede se è giusto chiamare uragano quello che c’è stato in Sicilia”.
Ecco cosa ho risposto: “Ebbene, caro amico l’URAGANO ANCORA NON C’E’!“. Probabile arrico venerdì come abbiamo detto oggi QUI
Notizia falsa nascosta dietro un titolo falso
Ma poi mi è venuto i sospetto che qualche bufala fosse stata diffusa e sono andato a controllare “Google news”. Ed ecco cosa ho trovato:
qualche sito che, in modo magari un po’ spericolato, titola che l’uragano è già qui, mentre nel corpo dell’articolo si dice poi chiaramente che non è ancora arrivato. E infatti deve (forse) arrivare.
Ma nella frettolosissima comunicazione i mass media hanno consultato solo il titolo. E così la bufala ha fatto oggi, 25 ottobre, il giro d’Italia.
Come si riconosce con certezza un ciclone “ uragano”
La nostra affermazione non è una opinabile diatriba tra meteorologi più o meno professionali ma una certezza. Infatti un ciclone dalle caratteristiche tropicali (o quasi), come ad esempio un Medicane (MEDIterranean hurriCANE), è riconoscibile come un vasto ammasso nuvoloso a spirale con un tipico “occhio “ al centro del ciclone, proprio laddove la pressione raggiunge il valore più basso. Esattamente come mostrato qui sotto. Andando poi ad analizzare la struttura della perturbazione, la sua trasformazione da tipico sistema delle medie latitudini a tempesta ibrida, con i fenomeni convettivi che predono il sopravvento, come appunto in un Medicane, viene evidenziata da un nucleo centrale costituito di aria calda ma, a differenza dei veri e propri cicloni tropicali, solo negli strati più bassi.
Fonte Articolo: Col. Mario Giuliacci