Le previsioni a lungo termine hanno senso? Si, se…
Vediamo come si possono usare le previsioni a lungo termine
di Team MeteoGiuliacci
Le previsioni meteorologiche hanno compiuto passi da gigante, con una precisione impensabile anche solo fino a pochi anni fa, eppure ci sono talune occasioni dove “falliscono”. Ci si aspetta neve al piano e piove, mettevano nubi sparse e ha fatto temporale, fiutavano un ingresso freddo e invece è finito a est… quante volte è capitato? La risposta è DIPENDE. Innanzitutto da COSA vogliamo sapere: se domani piove (magari anche all’incirca a che ora) è possibile, tra dieci giorni no. I modelli meteo a lunghissimo range (10-15-30 giorni) NON FANNO PREVISIONI ma solo delle tendenze, più o meno stimate e soggette a conferme: insomma, serve l’intervento del professionista e non può il primo che capita dare la sua visione solo perché un determinato run modellistico ha proposto una visione d’insieme (magari in controtendenza rispetto agli altri).
Un conto è fare una tendenza (che ci può dire se tra una decade di sarà più o meno freddo della media, se all’indomani potrà diluviare o meno), un conto è sapere se tra 13 giorni alle 21:06 pioverà e quanto freddo farà. Inoltre, i modelli NON ritrattano, NON cannano, NON indovinano, NON cancellano, NON sparano tutto a est, NON fanno flop… ma RICALCOLANO continuamente le condizioni meteo, a partire dai dati iniziali. Dietro a un modello non c’è un circo, ma una serie di numeri, algoritmi, software e professionisti che molti nemmeno si immaginano.
Modello d’insieme (a cura di wetterzentrale), che mostra la divergenza tra le diverse linee (cioè i possibili binari dove scorrono i fronti): sembra uno scarabocchio di un bimbo!
Ricordiamoci questo simpatico motto: le previsioni meteo sono come il latte fresco: scadono in fretta!