Le foreste boreali limitano il riscaldamento globale aumentando la luminosità delle nuvole
Gli aerosol formati dai composti emessi dalle piante possono rendere le nuvole più riflettenti
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Lo studio “Significance of the organic aerosol driven climate feedback in the boreal area”, pubblicato su Nature Communications da un team di ricercatori finlandesi, conferma la teoria secondo la quale i composti organici volatili emessi dalla vegetazione formano aerosol atmosferici che rendono le nuvole più riflettenti.
I ricercatori ricordano che «Le nuvole più luminose riducono la quantità di radiazione solare che raggiunge la superficie terrestre, raffreddando così la superficie. Le emissioni di composti organici da parte della vegetazione aumentano con l’aumentare della temperatura, avendo così la capacità di rallentare il riscaldamento climatico. Gli aerosol atmosferici disperdono e assorbono la luce solare e influenzano la formazione delle nuvole. Tuttavia, questi processi non sono ancora completamente compresi, il che porta a significative incertezze nella stima del ruolo degli aerosol nei cambiamenti climatici. Per stimare in modo affidabile l’effetto degli esseri umani sui cambiamenti climatici, dobbiamo essere in grado di separare gli effetti degli aerosol naturali e antropici».
E’ quello che ha fatto il nuovo studio stimando l’impatto dei composti organici volatili emessi dalle foreste boreali sulla concentrazione di aerosol e sulle proprietà delle nubi.
All’Itä-Suomen yliopisto (università della Finlandia orientale) che ha guidato lo studio, spiegano che «L’analisi si è basata su osservazioni di aerosol presso la stazione Hyytiälä SMEAR II in Finlandia e osservazioni di telerilevamento delle proprietà delle nuvole sulla Finlandia meridionale provenienti dallo strumento MODIS della NASA. Le osservazioni hanno dimostrato che gli aerosol biogenici formati da composti organici volatili hanno ridotto la quantità di radiazione solare che raggiunge la superficie terrestre disperdendo più radiazioni nello spazio. Inoltre, questi aerosol hanno aumentato la quantità di goccioline delle nuvole e hanno reso le nuvole più riflettenti. Entrambi i processi diventano più forti con l’aumento della temperatura, indicando che questi aerosol naturali possono rallentare il riscaldamento del clima».
I ricercatori concludono: «Le grandezze degli effetti radiativi di questi processi sono simili e il loro effetto combinato è significativo se confrontato con l’effetto radiativo degli aerosol antropogenici nella regione boreale. Pertanto, questo meccanismo naturale deve essere considerato in modo più dettagliato nelle simulazioni dei modelli climatici. Le osservazioni a lungo termine e versatili della rete SMEAR e le osservazioni satellitari complete della NASA consentono questo tipo di ricerca rivoluzionaria».