Forte tempesta magnetica in arrivo alla vigilia di Halloween sulla Terra
E’ stata scagliata nello spazio dall’esplosione della macchia solare AR2887 e si sta dirigendo quasi direttamente verso la Terra. L’evento ha provocato la ionizzazione della parte superiore dell’atmosfera terrestre, la ionosfera, causando un forte blackout radio a onde corte centrato sul Sud America
tratto da www.spaceweather.com
Una forte tempesta geomagnetica di classe G potrebbe colpire la terra il 30 ottobre, quando si prevede che il CME del bagliore X1 di giovedì 28 ottobre colpirà il campo magnetico terrestre. Tali tempeste possono innescare aurore visibili a occhio nudo fino a 50° di latitudine geomagnetica e aurore possibili da macchine fotografiche a latitudini ancora più basse. Tempeste minori di classe G1 e G2 potrebbero persistere per Halloween mentre la Terra passerà attraverso la scia del CME.
L’espulsione della massa coronale (CME) scagliata nello spazio il 28 ottobre dall’esplosione della macchia solare AR2887, si sta dirigendo quasi direttamente verso la Terra. I coronografi SOHO hanno registrato la corsa del CME lontano dal sole a una velocità superiore a 1260 km/s (2,8 milioni di mph):
Il filmato qui sopra sembra pieno di “neve”, infatti quelle macchie bianche che si vedono sono causate dai protoni solari che colpiscono la camera CCD del coronografo. Queste particelle sono state accelerate verso la sonda (e verso la Terra) dalle onde d’urto nel bordo anteriore del CME. Viaggiando a velocità relativistiche, i protoni ci hanno raggiunto in meno di un’ora. La stessa CME impiegherà più di due giorni (30 ottobre), invece, per superare il divario Sole-Terra
Il 28 ottobre, il sole ha vissuto un’eruzione globale. È iniziata alle 15.35 UT quando la macchia solare AR2887 ha scatenato un brillamento solare di classe X1 . L’esplosione ha creato un enorme tsunami di plasma che ha increspato l’intero disco solare:
L’onda di plasma era alta circa 100.000 km e si muoveva attraverso l’atmosfera solare più velocemente di 700 km/s (1,6 milioni di mph). Queste sono anche chiamate “onde di Moreton”, dal nome dell’astronomo americano Gail Moreton che le scoprì nel 1959. Le onde di Moreton spesso preannunciano il lancio di una CME.
La macchia solare AR2887 è finita? Probabilmente no. I meteorologi del NOAA stimano una probabilità del 60% di altri flare di classe M e una probabilità del 25% di un altro bagliore X nelle prossime 24 ore.