Perché in Brasile si spiaggiano sempre più megattere? (VIDEO)
Ne arrivano sempre di più durante la stagione riproduttiva ma sono sempre più denutrite e a rischio per le attività antropiche
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In brasile la stagione riproduttiva delle megattere (Megaptera novaeangliae) è arrivata più o meno a metà, ma c’è già un record di spiaggiamenti di queste balene. Già il 5 agosto il team dell’Ong Projeto Baleia Jubarte aveva registrato non meno di 94 spiaggiamenti, la maggior parte lungo la costa di Santa Catarina, definendoli «Qualcosa di abbastanza atipico».
L’associazione ambientalista brasiliana sottolinea che «Sfortunatamente, molti dei decessi osservati potrebbero essere correlati ad azioni umane. Da un lato, il cambiamento climatico sta colpendo la regione antartica, dove le fluttuazioni nella disponibilità di cibo fanno sì che molte balene, soprattutto giovani, raggiungano le aree riproduttive denutrite, aumentando la loro mortalità. D’altra parte, l’impigliamento o nelle reti da pesca collocate nella regione costiera, principalmente a Santa Catarina, è aumentato in modo esponenziale, richiedendo una maggiore vigilanza da parte delle autorità contro le reti illegali e una discussione sulle possibili restrizioni a questo tipo di pesca durante la stagione delle megattere. e nelle acque di Santa Catarina».
Il Projeto Baleia Jubarte avverte . «Anche se queste morti non influiscono ancora sul recupero della specie, dobbiamo essere vigili e cercare misure urgenti per ridurre al minimo l’impatto umano sugli oceani in modo che le balene e tutta la biodiversità marina continuino a esistere!»
Ma gli spiaggiamenti di megattere in Brasile sono continuati e ieri sono arrivati a 131, superando il il record di 122 registrato 4 anni fa durante l’intera stagione riproduttiva.
La megattera morta più di recente, lunga 7 metri, è stata trovata sulla spiaggia di Sao Conrado, di fronte a un lussuoso quartiere residenziale di Rio de Janeiro, ma ormai è diventato abbastanza comune vedere questi giganti del mare arenati lungo le coste brasiliane.
Gran parte di questi cetacei muoiono in mare e finiscono per essere trasportati dalla corrente sulla sabbia. Altre megattere arrivano vive sulle spiagge dove a volte, con l’aiuto di qualche essere umano di buona volontà, alcune riescono a salvarsi, ma la maggioranza muore.
Secondo gli ambientalisti di Projeto Baleia Jubarte , la maggior parte delle morti di questi animali si verifica nello Stato meridionale di Santa Catarina (42), dove ne è stato trovato anche uno il 18 agosto. Seguono nella lista San Paolo (36) e Rio (14).
Milton Marcondes, coordinatore della ricerca di Proyecto Ballena Yubarte, evidenzia che «C’è un aumento dei casi e questa tendenza si verifica perché è una popolazione in crescita. Ci sono balene che muoiono per cause naturali, ma anche per le attività umane, come essere speronate da una nave, finire intrappolate in una rete da pesca o consumare spazzatura nei mari».
Degli studi sulla morte di queste megattere effettuati quest’anno hanno rivelato che una delle possibili cause è la carenza di krill», il piccolo crostaceo antartico simile a un gambero che è alla base della dieta delle megattere “brasiliane” che se ne rimpinzano prima di intraprendere la loro migrazione annuale verso le acque calde per riprodursi.
Per questo, i ricercatori ritengono che «La mortalità delle balene sia aumentata come nel 2010, 2017 e 2018, anni in cui anche il krill è diminuito».
Inoltre, la maggior parte dei cetacei trovati erano molto magri e giovani, tra 1 e 4 anni, il che indica che non erano ancora in età riproduttiva, come l’animale trovato a Rio de Janeiro.