Il cambiamento climatico sta frantumando i record delle ondate di calore

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Il cambiamento climatico sta frantumando i record delle ondate di calore

Le temperature record potrebbero superare i massimi precedenti con un ampio margine più spesso in futuro. La ragione è la velocità con cui si riscalda il nostro pianeta, come dimostrano i modelli climatici
di Lars Fischer/Spektrum.de
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Il più grande problema del cambiamento climatico non è che la Terra si sta riscaldando, ma quanto velocemente si sta riscaldando. Un esempio di questo principio è ora dato da uno studio delle ondate di calore più estreme: quelle che non solo battono i record precedenti, ma li “frantumano”, come dicono Erich Fischer, Sebastian Sippel e Reto Knutti, che studiano il clima all’ETH di Zurigo. Secondo la loro analisi, pubblicata su “Nature Climate Change”, la probabilità di ondate di calore come quella in Nord America, che ha battuto i precedenti record fino a cinque gradi, aumenta con il tasso di aumento della temperatura. Secondo l’analisi, nello scenario RCP8.55, con alte emissioni di gas serra, la probabilità di un’ondata di calore che batte il record precedente, non la media, di almeno due deviazioni standard aumenterà più di quattro volte entro il 2050. Un evento simile, per esempio, è stato l’ondata di calore del 2003 che ha ucciso più di 70.000 persone. Entro il 2080, la possibilità che un evento del genere si verifichi da qualche parte alle latitudini temperate dell’emisfero settentrionale sarà circa il 50 per cento ogni anno.

Giugno 2021, a Las Vegas, negli Stati Uniti. Il termometro segna 115 gradi Fahrenheit, equivalenti a 46 gradi Celsius (Ethan Miller/Getty Images) 



Il punto chiave qui è che tali eventi potenzialmente catastrofici, che sarebbero quasi impossibili senza il cambiamento climatico, si comportano diversamente dalle normali ondate di calore. Il cambiamento climatico implica che le temperature più alte si verificano generalmente più spesso perché il mondo si sta riscaldando. Per esempio, un’ondata di calore che normalmente si verificherebbe ogni 1000 anni potrebbe invece verificarsi ogni 100 anni con un aumento di un grado della temperatura media globale. Tuttavia, un nuovo record di solito migliora quello vecchio solo di un piccolo margine, come i record nello sport. La temperatura più alta rende anche i record di temperatura più frequenti, perché molti valori record provengono ancora dal periodo di riferimento più freddo, ma se la temperatura media rimanesse costante al valore più alto, diventerebbero anche più rari nel tempo.

Tuttavia, viviamo in un mondo che continua a riscaldarsi, quindi ci saranno altri record in futuro. Dopo il caldo estremo in Nord America, alcuni esperti temono che le ondate di calore su un pianeta più caldo si comporteranno diversamente e forse diventeranno più difficili da valutare. Il lavoro dei tre ricercatori svizzeri sembra sostenere questa ipotesi. Le temperature massime che superano di molto i record precedenti diventano drasticamente più frequenti quando la temperatura media globale aumenta rapidamente. I tre ricercatori lo hanno dimostrato riformulando la descrizione matematica della probabilità dei record di temperatura in modo che descriva anche la differenza rispetto al record precedente. Hanno controllato il risultato usando un insieme di modelli climatici per il Nord America, in cui hanno mostrato che effettivamente più velocemente la Terra si riscalda, più alta è la probabilità di eventi che superano il record precedente di un dato valore.

Mentre anche le normali ondate di calore hanno gravi conseguenze, le conseguenze possono essere catastrofiche quando i record precedenti vengono superati di molto. Questo perché le società tendono a orientarsi verso i massimi storici conosciuti per gli eventi estremi. Ma ha senso se questi massimi storici sono superati solo da piccoli valori: gli eventi che si trovano ben oltre i record precedenti non sono coperti da tali misure. Negli ultimi decenni, il tasso di aumento della temperatura globale ha accelerato, il che significa che l’effetto si sta già facendo sentire. I risultati di Fischer, Sippel e Knutti suggeriscono quindi che potrebbe essere meglio prepararsi ora per ondate di calore che vanno ben oltre quello che sembra essere uno scenario plausibile oggi.

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(L’originale di questo articolo è stato pubblicato su “Spektrum.de” il 28 luglio 2021. Traduzione ed editing a cura di Le Scienze. Riproduzione autorizzata, tutti i diritti riservati.)

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