Caldo e siccità estremi stanno causando una strage di cavalli nella steppa del Kazakistan
Attenzione, l’articolo contiene immagini che potrebbero urtare la vostra sensibilità
di Francesca Biagioli
www.greenme.it
L’ondata di calore e la grave siccità che ha colpito il Kazakistan in questi giorni sta trasformando, la già di per sé arida steppa kazaka, in una fossa comune per i cavalli.
Quest’estate nella regione di Mangghystau, in Kazakistan, sono state segnalate temperature insolitamente elevate, in alcuni casi le più alte mai registrate, e la conseguente grave condizione di siccità ha lasciato gli animali senza acqua e cibo.
In particolare i cavalli che, non trovando più nulla su cui pascolare, stanno morendo e le loro carcasse giacciono nella steppa.
Le immagini scattate con un drone e diramate dalla Reuters sono terribili e testimoniano quanto la situazione sia grave.
L’allevamento di cavalli è tradizionale in Kazakistan e le conseguenze del clima impazzito stanno minacciando la sopravvivenza stessa di molti contadini e allevatori. Tra questi c’è Gabidolla Kalynbayuly, 70 anni, che ha un allevamento di cavalli ad Akshymyrau, un villaggio di circa 1.300 persone.
Ben 20 dei suoi cavalli, come riporta la Reuters, sono già morti questa estate e molti sono malnutriti, il che li rende più vulnerabili alle malattie. Negli anni precedenti, nonostante il caldo estremo, c’era ancora erba per nutrire i cavalli ma adesso la situazione è fuori controllo e anche i cavalli che sono ancora vivi sono decisamente emaciati e stanno rischiando la vita.
La provincia di Mangghystau, nel suo complesso, ha riportato la morte di oltre 1000 cavalli, bovini e ovini e il governo per questo ha deciso di inviare orzo nella zona.
Il prezzo del fieno e dell’orzo è salito alle stelle durante la siccità e, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa, alcuni agricoltori per disperazione hanno mescolato il cartone bagnato con il mangime per aggiungere volume.
Fonte: Reuters