L’alluvione dell’Hunan: un disastro climatico mai visto finora
Xi Jinping: dare massima priorità alla sicurezza di persone e beni ma anche alla prevenzione e controllo delle inondazioni
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Ieri il governo cinese ha innalzato al livello II la risposta di emergenza alle inondazioni che continuano a devastare la provincia centrale dell’Henan. La Cina ha un sistema di risposta alle inondazioni di emergenza a 4 livelli, con il livello I che è il più grave.
Secondo il ministero della gestione delle emergenze, «Martedì l’Henan è stato colpito da piogge estremamente intense e le precipitazioni a Zhengzhu, la capitale della provincia, hanno superato il livello più alto nei record meteorologici locali. Le forti piogge hanno anche causato un rapido aumento del livello dell’acqua in un bacino idrico. Tutti i residenti locali a valle sono stati trasferiti anticipatamente».
Secondo l’amministrazione meteorologica cinese, dalle 8:00 del 17 luglio alle 8:00 del 21 luglio, la piovosità media a Zhengzhu è stata di 458,2 millimetri, con precipitazioni accumulate in alcune aree che hanno persino superato la media annuale delle precipitazioni totali della città. D Secondo le fonti ufficiali cinesi sarebbero morte 12 persone nel centro di Zhengzhu e circa 100.000 persone sono state evacuate in luoghi sicuri.
Il ministero della gestione delle emergenze ha inviato una task force nelle aree colpite dell’Henan per aiutare le autorità locali a svolgere le attività di soccorso post-catastrofe. Una squadra di soccorso di 1.800 vigili del fuoco provenienti da 7 province limitrofe è stata dispiegata nell’area colpita dall’alluvione, insieme a barche, pompe mobili e kit di soccorso.
Secondo il ministero dei trasporti, «Fino a 30 sezioni di autostrade nazionali e provinciali hanno subito interruzioni del traffico nell’Henan a causa di inondazioni e strade crollate. A partire dalle 7 di mercoledì, 26 autostrade nella regione avevano segnalato chiusure parziali, ma il numero di veicoli e viaggiatori in panne non è attualmente elevato».
Inondazioni e piogge torrenziali hanno interessato anche i trasporti aerei e ferroviari. È stato emesso un allarme rosso per i ritardi dei voli e tutti i voli destinati ad atterrare all’aeroporto di Zhengzhu e da mezzogiorno di martedì 20 e mercoledì 21 tutti i voli sono stati cancellati.
China State Railway Group ha comunicato Phe parti della ferrovia ad alta velocità Zhengzhou-Xi’an e della ferrovia Lianyungang-Lanzhou sono state interessate dall’allagamento dei binari e delle attrezzature, nonché dal crollo della piattaforma ferroviaria».
Per ripristinare le reti di comunicazione danneggiate da una tempesta la cui intensità nell’Henan nessuno ricorda a memoria d’uomo, a Zhengzhu, le società di telecomunicazioni locali si sono affrettate a riparare almeno 6.300 stazioni base e 275 km di cavi in fibra ottica.
Ieri l’osservatorio meteorologico nazionale ha rinnovato l’allerta tempesta arancione, il secondo livello più alto del suo sistema di allerta meteo, per molte parti della Cina, incluso l’Henan. Oggi forti piogge e temporali hanno continuato a flagellare l’Henan e le province limitrofe. E in alcuni luoghi dell’Henan e dell’Hebei sono caduti fino a 280 mm di pioggia al giorno. L’osservatorio ha avvertito che «Alcune aree potrebbero registrare più di 70 mm di precipitazioni all’ora, accompagnate da temporali e raffiche di vento».
La situazione è così grave che – dopo essersi limitato inizialmente a un breve commento e alle condoglianze – è intervenuto il presidente cinese Xi Jinping in persona che, con una lunga dichiarazione ha invitato «Le autorità a tutti i livelli a dare la massima priorità alla sicurezza della vita e delle proprietà delle persone e ad applicare in maniera minuziosa e stringente le misure di prevenzione delle inondazioni e di controllo dei disastri».
Xi, che anche segretario generale del Comitato centrale del Partito comunista cinese e presidente della Commissione militare centrale, ha fatto quella che l’agenzia ufficiale Xinhua definisce «Un’importante dichiarazione a seguito delle continue piogge torrenziali che hanno colpito parti della Cina, compresa la provincia cinese dell’Henan (Centro) e hanno causato importanti perdite umane e materiali».
Xi ha evidenziato che «Le precipitazioni hanno reso molto difficile la situazione del controllo delle inondazioni, causando un serio problema di ristagno idrico a Zhengzhou e in altre città, i livelli dell’acqua in alcuni fiumi hanno superato le soglie di allarme e le dighe sono state danneggiate. Anche sezioni della ferrovia sono state chiuse e voli cancellati. Le autorità a tutti i livelli dovrebbero sempre dare la priorità alla sicurezza e alla proprietà delle persone e svolgere un ruolo guida nella lotta alle inondazioni».
Poi il presidente cinese ha ordinato alle autorità a tutti i livelli di «Mobilitare immediatamente le forze di prevenzione delle inondazioni e di risposta alle catastrofi, per ospitare adeguatamente le vittime del disastro, per prevenire rigorosamente i disastri secondari e per ridurre al minimo le perdite umane e materiali. L’Esercito popolare di liberazione e le forze di polizia armate del popolo dovrebbero assistere attivamente le autorità locali nei soccorsi di emergenza e in caso di catastrofe».
Xi ha esortato il Centro nazionale per il controllo delle inondazioni e la siccità e i ministeri della gestione delle emergenze, delle risorse idriche e dei trasporti a «Rafforzare il loro coordinamento, identificare i pericoli nascosti e rafforzare la protezione delle principali infrastrutture. Anche i dipartimenti competenti dovrebbero migliorare il sistema di allerta precoce e previsione per piogge, tifoni, torrenti di montagna e frane, rafforzare gli sforzi di gestione del traffico e adottare misure di prevenzione delle inondazioni dettagliate e pratiche e soccorsi in caso di calamità».
Probabilmente molti funzionari che hanno sottovalutato i rischi climatici stanno tremando e Xi concludendo li ha avvertiti che «E’ necessario intraprendere un’azione forte per aiutare le persone colpite dalle inondazioni e migliorare l’igiene e il controllo delle malattie per evitare epidemie e impedire che le persone ricadano nella povertà a causa di disastri».
Dopo è probabile che cadranno molte teste a livello cittadino e provinciale. Ma questo disastro climatico probabilmente costringerà anche il governo centrale comunista cinese a passare più velocemente dalle parole ai fatti riguardo alla lotta contro la crisi climatica che si è già evidentemente convertita in un disastro ambientale ed economico.