Il cambiamento climatico porterà tempeste più intense in tutta Europa

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Il cambiamento climatico porterà tempeste più intense in tutta Europa

Un nuovo studio conferma che la crisi climatica sta causando un forte aumento di tempeste “lente”, come quelle che si sono abbattute in Germania e Belgio
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Mentre la Germania fa il terribile bilancio del disastro che l’ha colpita insieme ai confinanti Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi e Francia (183 morti e danni per miliardi di euro che stanno salendo di ora in ora) dallo studio “Quasi-Stationary Intense Rainstorms Spread Across Europe Under Climate Change”, pubblicato recentemente su Geophysical Research Letters da un team di ricercatori britannici del Met Office, arriva la conferma che Indagando su come il clima influenza i temporali intensi in tutta Europa, gli esperti climatici purtroppo quel che è successo nell’Europa nord-occidentale non resterà un episodio eccezionale ed isolato: «Ci sarà un significativo aumento futuro del verificarsi di temporali intensi e lenti». Gli scienziati stimano che «Queste tempeste lente potrebbero essere 14 volte più frequenti sulla terraferma entro la fine del secolo» e confermano che «Sono queste tempeste lente che hanno il potenziale per accumuli di precipitazioni molto elevati, con impatti devastanti, come abbiamo visto in Germania e Belgio».

Il team di ricercatori guidato da  Abdullah Kahraman della School of engineering dell’università di Newcastle ha utilizzato simulazioni di modelli climatici molto dettagliatidel Met Office Hadley Centre ed ha così scoperto che il movimento più lento delle tempeste fa aumentare la quantità di pioggia che si accumula localmente, aumentando il rischio di inondazioni improvvise in tutta Europa, ben oltre quanto previsto in base a studi precedenti. I risultati dello studio dimostrano che «Con i cambiamenti climatici le tempeste che producono piogge intense possono spostarsi  più lentamente, aumentando la durata dell’esposizione a questi eventi estremi.

Kahraman ha sottolineato che «Con i recenti progressi nella potenza dei supercomputer, ora abbiamo simulazioni climatiche paneuropee che risolvono l’atmosfera in modo molto dettagliato, come fanno i modelli di previsione meteorologica a breve termine. Questi modelli hanno una spaziatura della griglia di circa 2 km, il che consente loro di simulare molto meglio i sistemi di tempesta, con conseguente migliore rappresentazione degli estremi. Utilizzando queste simulazioni climatiche all’avanguardia, abbiamo sviluppato metriche per estrarre casi potenziali di precipitazioni intense e un sottoinsieme più piccolo e quasi stazionario di questi casi con il potenziale di accumuli di precipitazioni elevate. Queste metriche forniscono una visione olistica del problema e ci aiutano a capire quali fattori dell’atmosfera contribuiscono ai forti cambiamenti delle precipitazioni. Questo è uno dei primi studi ad esplorare i cambiamenti nella velocità di tali sistemi di piogge intense, un aspetto importante che contribuisce al rischio di alluvioni. Attualmente, stiamo anche studiando altri tipi di condizioni meteorologiche estreme esaminando i dati delle simulazioni climatiche con la prospettiva di un meteorologo grave»

Un altro autore dello studio, Hayley Fowler, anche lui dell’università di Newcastle de del Met Office, ha aggiunto: «I governi di tutto il mondo sono stati troppo lenti nel ridurre le emissioni di gas serra e il riscaldamento globale continua a ritmo sostenuto. Questo studio suggerisce che i cambiamenti alle tempeste estreme saranno significativi e causeranno un aumento della frequenza di inondazioni devastanti in tutta Europa. Questo, insieme alle attuali inondazioni in Europa, è il campanello d’allarme di cui abbiamo bisogno per produrre migliori sistemi di allerta e gestione delle emergenze, oltre a implementare fattori di sicurezza contro i cambiamenti climatici nei nostri progetti di infrastrutture per renderli più resistenti a questi eventi meteorologici gravi».

Secondo un’altra autrice dello studio, Kendon, del Met Office e dell’università di Bristol «Questo studio mostra che oltre all’intensificazione delle precipitazioni con il riscaldamento globale, possiamo anche aspettarci un grande aumento delle tempeste lente che hanno il potenziale per accumuli piovosi elevati. Questo è molto rilevante per le recenti inondazioni osservate in Germania e Belgio, che evidenziano gli impatti devastanti delle tempeste lente. La nostra scoperta che i temporali intensi e lenti potrebbero essere 14 volte più frequenti entro la fine del secolo nello scenario RCP8.5 (Ipcc, ndr) ad alte emissioni, mostra i gravi impatti che possiamo aspettarci in tutta Europa se non riduciamo le nostre emissioni di gas serra».

Ancor più dopo il disastro climatico degli ultimi giorni, che dimostra che anche la ricca Europa (e non solo i Paesi in via di sviluppo) può essere devastata dal cambiamento climatico e con danni economici ancora maggiori, i risultati dello studio sono rilevanti per la mitigazione del clima e la politica di adattamento in Europa, con implicazioni specifiche per i futuri impatti delle inondazioni, la progettazione di sistemi infrastrutturali e la gestione delle risorse idriche.

I ricercatori britannici concludono avvertendo che «Attualmente, i temporali intensi quasi stazionari sono rari in Europa e si verificano raramente su parti del Mar Mediterraneo. Previsioni accurate dei futuri cambiamenti negli eventi di precipitazioni intense sono fondamentali per mettere in atto piani di adattamento e mitigazione efficaci per limitare gli impatti negativi dei cambiamenti climatici».

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