I fulmini: gli spazzini dell’atmosfera
di Davide Michielin
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La loro azione genera grandi quantità di molecole reattive capaci di ossidare la maggioranza dei composti chimici presenti nella troposfera, inclusi gas serra come metano e monossido di carbonio Temibili e temuti quando raggiungono il suolo, i fulmini si comportano nell’atmosfera come veri e propri spazzini dei composti inquinanti poiché favoriscono la formazione di grandi quantità di molecole ossidanti.
È questa la conclusione di uno studio pubblicato su “Science” e coordinato da William Brune, professore di meteorologia della State University of Pennsylvania. La presenza nel nostro organismo del radicale ossidrile provoca apprensione poiché danneggia le strutture cellulari, ma in atmosfera questa stessa molecola gode di tutt’altra considerazione, tanto da meritarsi la reputazione di “detergente” della stessa. Questa specie estremamente reattiva dell’ossigeno è capace di ossidare la maggioranza dei composti chimici presenti nella troposfera, inclusi gas serra come metano e monossido di carbonio.
La concentrazione del radicale ossidrile, la cui formazione dipende perlopiù dalla radiazione solare, è molto bassa nella troposfera poiché, a causa della sua reattività, la sua vita media è inferiore al secondo. Sebbene alcuni studi avessero già ipotizzato la possibilità che i fulmini contribuissero alla formazione indiretta di radicale ossidrile, la quantità prodotta durante gli eventi temporaleschi risultava trascurabile.
Grazie ai dati raccolti dall’aereo DC-8 Airborne Science Laboratory della NASA, ora Brune e colleghi hanno scoperto che, durante una tempesta, i fulmini generano direttamente sia iperossido sia radicale ossidrile, in quantità di diversi ordini di grandezza superiore a qualunque precedente misurazione. Secondo gli autori, il radicale ossidrile generato dai fulmini in tutte le tempeste che si verificano a livello globale in un dato momento potrebbe essere responsabile di una percentuale della capacità ossidante dell’atmosfera compresa tra il 2 e il 16 per cento.