Ritrovato un uovo di gallina vecchio di 1.000 anni, ancora integro!
Ritrovato un uovo di gallina, praticamente intatto, risalente a circa 1.000 anni fa. L’incredibile ritrovamento durante uno scavo archeologico a Yavne, distretto centrale d’Israele.
di Sabrina Del Fico
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Durante gli scavi in un pozzo nero datato nel periodo islamico, nella città israeliana di Yavne, gli archeologi della Israel Antiquities Authority hanno fatto una scoperta incredibile – un uovo di gallina risalente a più di mille anni fa che si è conservato perfettamente tutto questo tempo.
Frammenti di guscio d’uovo sono stati già ritrovati in altre spedizioni archeologiche come questa, e risalenti anche a periodi più antichi, come ad esempio nella Città di Davide, in Cesarea e Apollonia – spiega il professor Lee Perry Gal, che ha guidato gli scavi. – Durante i nostri scavi, di solito troviamo uova di ostriche, protette dalle conchiglie che le ospitano. È incredibile pensare che qualcosa di tanto fragile come un guscio d’uovo, sia sopravvissuto per mille anni – oggigiorno le uova hanno vita breve anche nei moderni supermercati! La straordinaria conservazione di quest’uovo, evidentemente, è dovuta alle condizioni ambientali in cui si è trovato per tutti questi anni, nascosto in un pozzo e protetto dagli escrementi umani che lo hanno protetto.
L’allevamento del pollame è stato introdotto in Israele circa 2.300 anni fa (durante il periodo ellenistico in Europa). Nel periodo islamico (VII secolo dopo Cristo) si assiste a un progressivo abbandono dell’allevamento dei suini nella regione, corrispondente al divieto religioso di mangiare carne di maiale, e quindi ad un aumento del consumo di altri animali.
C’era bisogno di un sostituto proteico alla carne di maiale che non necessitasse di particolari tecniche di conservazione – spiega ancora il professore – e per questo si intensificò il consumo di pollame e uova. Sfortunatamente, l’uovo ritrovato aveva una piccola crepa nel guscio che ha fatto disperdere tutto il suo contenuto. È rimasto solo un po’ del tuorlo, che è stato raccolto per future analisi del DNA.
Fonte: Facebook