Ecco perchè le previsioni del tempo, talvolta, sono errate
I meteorologi elaborano “previsioni” e non “certezze”, come del resto implicito nel concetto di “previsione”
di Mario Giuliacci
www.meteogiuliacci.it
Ovviamente gli “ignoranti” (in senso buono!) in Meteorologia possono ignorare, inconsapevolmente, questa verità e così di fronte ad una previsione errata dicono “ma come, avevate detto che….”, altri inveiscono e talvolta offendono pure. Io elaboro previsioni e non certezze quindi, chi ha un minimo di conoscenza sulle previsioni del tempo, sa che la previsione, per sua stessa definizione, talvolta potrà essere errata.
La probabilità di errore aumenta con l’intervallo temporale prescelto. Ad esempio una previsione elaborata per il terzo giorno a partire da oggi ha una attendibilità intorno all’85% e quindi errore nel restante 15% dei casi. Ma una previsione elaborata il decimo giorno a partire da oggi, ha una probabilità di successo del 65%, il che significa che nel 35% dei casi sarà errata.
E proprio per questa ignoranza mi sono giunti molti improperi e offese perché 5 giorni fa avevo scritto piogge probabili a partire dal 23-24 (previsione elaborata 10 giorni prima dell’evento).
Anzi, la certezza non potrà essere mai raggiunta, nemmeno tra milioni di anni Infatti perché per conoscere “che tempo farà” occorre conoscere “il tempo che c’è”, oggi noto solo nella misura del 30% circa, mediante le osservazioni giornaliere effettuate nel mondo da 10.000 stazioni di terra, 2000 palloni sonda e dai satelliti.
In realtà per una previsione perfetta bisognerebbe in primis conoscere la posizione, in questo istante, di ogni molecola d’aria (cosa appunto impossibile anche tra milioni di anni). Ammesso che ciò sia possibile, una farfalla che oggi si levasse inopinatamente in volo, ad esempio alle ore 12.15 a Palermo, potrebbe scatenare, a cascata, una serie di eventi imprevisti a scala via via più grande, con la formazione, magari, dopo 2-3 giorni di un uragano in Giappone (effetto farfalla)
Per di più il concetto stesso di errore, per quanto riguardo il tempo, non è facile da definire. Ecco alcuni esempi: è errata una previsione di nubi su tutta l’Italia se poi in realtà sul 10% della penisola il cielo resta sereno? È errata una previsione di temporali su tutta la Lombardia se poi, magari, in piazza del Duomo a Milano il temporale non arriva? È errore prevedere una temperatura massima di 29 gradi a Roma se poi se ne registrano 31? E così via.