Il Messico verso una nuova siccità record
Bacini idrici ai minimi storici, siccità nell’85% del Messico e le piogge potrebbero non arrivare fino a giugno
www.greenreport.it
Il Messico sta vivendo una delle siccità più diffuse e intense degli ultimi decenni. Secondo la NASA, «Quasi l’85% del Paese sta affrontando condizioni di siccità a partire dal 15 aprile 2021. I grandi bacini idrici in tutto il Paese si trovano a livelli eccezionalmente bassi, mettendo a dura prova le risorse idriche per bere, coltivare e irrigare». Il sindaco di Città del Messico l’ha definita «La peggiore siccità degli ultimi 30 anni per la città», dove vivono circa 9 milioni di persone (ma nella “grande” Città del Messico sono molti di più).
Le immagini acquisite il 30 marzo dall’Operational Land Imager (OLI) posizionato sul satellite Landsat 8, mostrano una forte diminuzione dei livelli di uno dei principali bacini per il rifornimento idrico di Città del Messico, Villa Victoria che era riempito a circa un terzo della sua capacità normale. E ad aprile c’è stato un ulteriore calo.
Circa 60 grandi bacini, soprattutto nel Messico settentrionale e centrale, sono ormai a meno del 25% delle loro capacità e, a causa della scarsa offerta, i gestori governativi hanno ridotto il flusso d’acqua dai bacini idrici, lasciando senza acqua molti cittadini.
La NASA ha pubblicato una mappa che evidenzia ulteriormente gli effetti della siccità, mostrando l’ Evaporative Stress Index (ESI), cioè dove la vegetazione è stressata a causa della mancanza di acqua. L’ESI comprende le osservazioni delle temperature della superficie terrestre provenienti dai satelliti della National oceanic and atmospheric administration (Noaa) e le osservazioni del leaf area index del Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer (MODIS) dei satelliti Aqua e Terra della NASA che spiega: «Le osservazioni vengono utilizzate per stimare l’evapotraspirazione o quanta acqua sta evaporando dalla superficie terrestre e dalle foglie delle piante. Sulla base delle variazioni delle temperature della superficie terrestre, l’ESI indica come l’attuale tasso di evapotraspirazione, calcolato in media su 12 settimane dall’inizio di febbraio al 30 aprile in questa mappa, si confronta con le condizioni normali. I valori negativi sono inferiori ai valori normali e indicano che le piante che sono stressate a causa di un’umidità del suolo inadeguata».
Secondo il Servicio Meteorológico Nacional (SMN) del Messico «Uno dei fenomeni climatici che colpisce maggiormente le attività economiche del Paese è la siccità», il SMN è incaricato di rilevare lo stato attuale e l’evoluzione della siccità e per farlo questo, si affida al Monitor de Sequía en México (MSM) che a sua volta fa parte del Monitor de Sequía de América del Norte (NADM). monitoraggio della siccità in Messico (MSM), che a sua volta fa parte del monitoraggio della siccità nordamericana (NADM).
L’SMN dice che il nord-ovest e il nord-est del Messico sono recentemente passati da una grave siccità a una estrema e «Gli analisti dell’agricoltura prevedono che la produzione di colture ne risentirà, come il mais bianco a Sinaloa (il più grande produttore di mais del Messico)».
L’SMN ha riferito che, dal 1° ottobre 2020 al 18 aprile 2021 (durante la stagione secca), il Messico ha registrato circa il 20% di precipitazioni in meno rispetto alla norma. Anche diverse aree a est, ovest e sud-est del Messico hanno raggiunto temperature superiori a 35° C.
Anche durante i mesi umidi del 2020 ci sono state scarse precipitazioni, in parte a causa del recente evento di La Niña: «L’acqua insolitamente fredda nell’Oceano Pacifico orientale inibisce la formazione di nuvole di pioggia e si traduce in minori precipitazioni sul Messico e negli Stati Uniti meridionali», spiega la Nasa e lancia un preoccupato allarme: «Il Messico si sta avvicinando a una delle peggiori siccità mai registrate. Nel 2011, le condizioni di siccità hanno coperto il 95% del Paese e hanno provocato la carestia nello Stato di Chihuahua. Nel 1996 il Paese ha vissuto la peggiore siccità mai registrata e ha subito enormi perdite di raccolti. Mentre La Niña diminuisce, i meteorologi sperano che il riscaldamento delle acque possa provocare la pioggia tanto necessaria».
La pioggia è caduta di recente in Messico, ma principalmente negli Stati con condizioni di siccità mite e il Servicio Meteorológico Nacional messicano afferma che «Le piogge potrebbero non arrivare del tutto fino alla stagione delle piogge a giugno».