Clima pre-estivo in ritardo sull’Italia? Probabilmente sì

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Clima pre-estivo in ritardo sull’Italia? Probabilmente sì

La causa nella anomala posizione dell’Anticiclone Nord africano 
di Mario Giuliacci
www.meteogiuliacci.it

Sulla verticale della fascia equatoriale le correnti roventi  tendono a salire verso l’alto , raffreddandosi  10 °C per km, fino a dare luogo ad una estesa  fascia nuvolosa e piovosa intorno all’Equatore.

La circolazione tra equatore e 30-40 gradi di latitudine. La cella di Hadley

Tali correnti una volta giunte alle alte quote (5-15 km) si dirigono poi verso nord ma il loro cammino si interrompe bruscamente intorno 30° di latitudine.

In effetti la progressiva deviazione verso destra (nell’emisfero Nord) imposta dalla forza di Coriolis,  fa sì che, già intorno 30° di latitudine, le correnti cale in quota, inizialmente dirette verso Nord, siano ormai allineate quasi da ovest verso est, interrompendo così  il  loro viaggio verso il Polo.

 Ciò provoca, però, intorno tale fascia di latitudini, un accumulo delle masse d’aria (da qui la fascia di alte pressioni subtropicali intorno 20-30° di latitudine di cui fanno parte l’anticiclone delle Azzorre  e, proprio di fronte all’Italia, l’anticiclone Nord africano).

 Stante l’ingorgo di aria intorno 30°di latitudine,  la massa d’aria proveniente dall’equatore ha  come unica via di uscita è il deflusso verso il basso fino al suolo Ove per compressione surricalda le già calde masse d’aria in quota, per poi ritornare verso l’equatore come Alisei da Nordest

Questo anello di circolazione chiusa sul piano verticale tra l’equatore e i 30-40 gradi di latitudine,  è noto come Cella di Harley.

L’equatore virtuale è più importante di quello geografico 

Quindi avrete capito che esiste un equatore “virtuale” – diverso da quello geografico il quale è fisso a latitudine zero. Tale equatore virtuale è noto anche come ITCZ (Inter Tropical Convergence Zone) perché qui convergono gli Alisei da Nordest con quelli da Sudest, dal cui scontro si innescano sulle verticale dell’ITCZ forti e piovose correnti ascendenti, visualizzate dalla densa fascia nuvolosa adesso visibile a appena a Nord dell’equatore geografico

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Lo zenit del sole al solstizio di inverno (≈21 dicembre) si trova a 23° di latitudine nell’emisfero  Sud  ma partire da quella data lo zenit si sposta gradualmente verso l’equatore geografico  ove giunge il 21 marzo circa per poi proseguire verso Nordnel nostro Emisfero, fino a raggiungere i 23 gradi di latitudine nord il 21 giugno circa.

Di conseguenza anche l’equatore virtuale si sposta verso nord, fino a raggiungere, nel caso dell’Africa, i 14° circa di latitudine Nord  il primo maggio e poi i 19 tra luglio ed agosto (vedi immagine).

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Tra aprile e agosto lo spostamento verso Nord dell’equatore virtuale dovrebbe essere intorno circa 1000 km. La risalita verso Nord dell’equatore trascina nello stesso verso  anche la Cella di Hadley e di conseguenza anche gli annessi anticicloni subtropicali (Azzorre e  Nord africano).  

Questo è anche il motivo per cui l’anticiclone Nord africano diviene via via più presente  in Italia tra giugno e agosto 

Anticiclone africano in ritardo

Ma  da aprile di quest’anno l’ITCZ è stata in ritardo nel suo spostamento verso Nord come mostra l’immagine sotto

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Questo è anche il motivo per cui  le comparse dell’africano sono state fugaci e con modesti effetti termici. 

E tale situazione probabnilmente resiterà almeno fino a tutta la seconda decade di maggio, il tempo minimo necessario perchè recuperi il ritardo del suo spsotamento verso Nord.

Fonte Articolo: Col. Mario Giuliacci

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