Si avverte il terremoto quando si è in automobile?
A cura di Paola Sbarra, Patrizia Tosi, Valerio De Rubeis e Diego Sorrentino (INGV- Sezione Roma1)
www.ingvterremoti.it
Se lo scuotimento è leggero e il veicolo è in movimento è raro avvertire un terremoto, ma quando il veicolo è fermo la percezione delle oscillazioni può aumentare rispetto a chi sta fermo o cammina all’aperto: questo è l’argomento di uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Seismological Research Letters.
E’ stato possibile analizzare il fenomeno grazie alle osservazioni dei cittadini raccolte attraverso il servizio dell’INGV “Hai Sentito il Terremoto”. Il questionario presente sul sito raccoglie le informazioni sui diagnostici, ovvero gli effetti che permettono di stimare l’intensità del terremoto nel luogo dell’osservazione. Elementi diagnostici per i gradi bassi di intensità sono: la percentuale di persone che avverte lo scuotimento, l’oscillazione dei lampadari, la vibrazione di porte o finestre, lo spostamento dei soprammobili… Più diagnostici si conoscono, più sarà accurata la stima dell’intensità macrosismica.
Quando il terremoto in un luogo si presenta con bassa intensità, è normale che solo alcuni percepiscano le oscillazioni. Questo accade perché le persone sono più o meno sensibili alle piccole vibrazioni in funzione del luogo di osservazione e dell’attività svolta in quel momento. Per chi, ad esempio, si trova in un veicolo in movimento, è più difficile percepire il terremoto rispetto a chi sta fermo o cammina all’aperto.
L’analisi dei questionari ha però mostrato un ulteriore risultato che non appare scontato e cioè che spesso in un veicolo fermo le persone avvertono più chiaramente le piccole vibrazioni provocate da un terremoto rispetto a chi si trova all’aperto (Figura 1).
Questo effetto è dovuto alla risonanza del sistema automobile – passeggero, capace di amplificare l’intensità delle onde sismiche di frequenza intorno a 2.5 Hz. Ed è proprio questo il valore indicato dall’elaborazione condotta sulle osservazioni dei cittadini, dimostrando l’importanza e l’affidabilità dei dati della citizen science per la comprensione del fenomeno sismico. Oltre che dall’intensità dello scuotimento e dal moto dell’automobile, dall’analisi risulta che anche le caratteristiche dell’onda sismica determinino come si avverte il terremoto in automobile. Questo è il motivo per cui in Figura 1 la curva di percezione di chi si trova all’interno di un veicolo fermo interseca la curva di chi è fermo all’aperto, infatti solo oltre un certa distanza dell’epicentro le onde sismiche oscillano maggiormente alle frequenze necessarie a far entrare in risonanza il sistema automobile – passeggero.
Sono diversi gli effetti dei terremoti che si verificano preferibilmente quando gli oggetti entrano in risonanza con le oscillazioni del terreno. Anche per questi casi l’analisi condotta sui dati dei cittadini ha permesso di identificare le frequenze tipiche dei diversi diagnostici (in questo caso l’oscillazione dei lampadari), alcuni esempi delle quali sono riportate in Figura 2.
L’analisi della percentuale di chi percepisce il terremoto all’interno di un veicolo fermo o in movimento, permetterà di utilizzare anche questi questionari per stimare l’intensità macrosismica, così come avviene per chi è all’aperto o in un edificio. Gli autori dell’articolo propongono infatti di inserire questo elemento tra i diagnostici della scala EMS, la scala macrosismica europea.