Osiris-Rex: oggi l’ultimo sorvolo sull’asteroide Bennu
Mercoledì 7 aprile 2021, la sonda Osiris-Rex della Nasa avrà un ultimo incontro ravvicinato con Bennu mentre eseguirà un sorvolo per catturare le immagini della superficie dell’asteroide. Durante il sorvolo, la sonda osserverà Bennu da una distanza di circa 3.7 chilometri utilizzando molti dei suoi strumenti, valutandone così lo stato di salute in previsione di un eventuale estensione della missione
di Maura Sandri
www.media.inaf.it
La missione Osiris-Rex della Nasa è sul punto di scoprire l’entità del disordine che ha causato sulla superficie dell’asteroide Bennu durante l’evento di raccolta dei campioni dello scorso autunno. Mercoledì 7 aprile 2021, la sonda avrà un ultimo incontro ravvicinato con Bennu mentre eseguirà un sorvolo per catturare le immagini della superficie dell’asteroide. Durante il sorvolo, la sonda osserverà Bennu da circa 3.7 chilometri, la distanza più ravvicinata dall’evento Touch-and-Go Sample Collection del 20 ottobre 2020.
Il team di Osiris-Rex ha deciso di aggiungere quest’ultimo flyover prima di salutare l’asteroide dopo che si è reso conto che la sua superficie è stata notevolmente disturbata dall’evento di raccolta del campione. Durante l’atterraggio, la testa di campionamento del veicolo spaziale è affondata di 48.8 centimetri nella superficie e contemporaneamente ha sparato una carica pressurizzata di gas azoto. Anche i propulsori della sonda hanno smosso una notevole quantità di materiale superficiale durante la fase di ritorno. Poiché la gravità di Bennu è molto debole, le varie forze che hanno agito in quell’occasione hanno avuto ripercussioni drammatiche sul sito campione, sollevando e scagliando via molte delle rocce presenti nella regione, oltre che molta polvere. Questo sorvolo finale di Bennu fornirà al team l’opportunità di capire come il contatto della navicella spaziale con la superficie di Bennu abbia alterato il sito campione e la regione circostante.
Il singolo sorvolo imiterà una delle sequenze di osservazione condotte durante la fase di rilevamento dettagliato della missione nel 2019. Osiris-Rex compirà osservazioni per 5.9 ore, che è poco più di un periodo di rotazione completa attorno all’asteroide. In questo lasso di tempo, l’imager PolyCam otterrà immagini ad alta risoluzione degli emisferi settentrionale e meridionale di Bennu e della sua regione equatoriale. Il team confronterà quindi queste nuove immagini con le precedenti, ottenute nel 2019.
Anche la maggior parte degli altri strumenti scientifici del veicolo spaziale raccoglierà dati durante il sorvolo – l’imager MapCam, lo spettrometro a emissione termica Otes, lo spettrometro a infrarossi e visibile Ovirs e l’altimetro laser Ola – così il team potrà valutare lo stato di ognuno di essi, dopo che sono stati ricoperti di polvere durante l’evento di raccolta dei campioni. Comprendere la salute degli strumenti è importante per valutare se potrà esserci l’opportunità di una missione estesa, dopo che il campione sarà consegnato sulla Terra.
Dopo il sorvolo di Bennu, ci vorranno diversi giorni prima che i dati vengano trasferiti alla Terra. Una volta arrivati, il team ispezionerà le immagini per capire come Osiris-Rex ha disturbato il materiale di superficie dell’asteroide e sarà anche in grado di valutare le prestazioni degli strumenti scientifici.
Il veicolo spaziale rimarrà nelle vicinanze dell’asteroide Bennu fino al 10 maggio, quando la missione entrerà nella fase denominata Return Cruise e inizierà il suo viaggio di due anni verso la Terra. Mentre si avvicinerà alla Terra, la sonda lancerà la Sample Return Capsule che contiene le rocce e la polvere raccolte su Bennu. La capsula viaggerà quindi attraverso l’atmosfera terrestre e atterrerà con un paracadute allo Utah Test and Training Range il 24 settembre 2023. Una volta recuperata, verrà trasportata presso il Johnson Space Center dell’agenzia a Houston, dove il campione verrà rimosso per poi essere distribuito ai laboratori di tutto il mondo, consentendo agli scienziati di studiare la formazione del Sistema solare e della Terra.