Le Gelate tardive, sono una normalità o sempre di più un’anomalia?
di Davide Santini
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Le gelate tardive sono un problema che riguarda sempre più spesso il periodo primaverile. Da sempre sono state temute dagli agricoltori e contadini, poiché erano assolutamente dannose per i raccolti.
Praticamente ogni anno non si scampa a questo problema: puntualmente, tra marzo e maggio, rigurgiti invernali o ingressi freddi tardivi provocano un forte abbassamento della temperatura e dei problemi allo stadio vegetativo fogliare.
La domanda è: le gelate tardive stanno diventando più dannose?
La risposta è sì, ma il motivo non sono loro, quanto piuttosto i forti tepori anticipati: se un tempo era difficile avere ondate di mitezza fuori stagione, già in febbraio e marzo, adesso è diventata la norma, pertanto risulta maggiormente problematico fare i conti con le brinate fuori stagione.
Queste ultime sono sempre accadute e accadranno in futuro, soltanto che adesso, con uno stadio vegetativo più avanzato, è più facile che si incappi in perdita di raccolti e ortaggi.
Insomma, il problema non è tanto trovare occasionalmente i prati bianchi a fine aprile, quanto avere 20 gradi alla fine di febbraio, che fa letteralmente esplodere i germogli con tutto quello che ne consegue. Questa tendenza, sembra addirittura amplificarsi, negli ultimi anni, con aumento delle giornate di 20°C sia in autunno che in inverno, cosa davvero anomala che, speriamo, non rappresenti una nuova normalità anche in futuro