La storia del Mediterraneo raccontata dalle conchiglie
Le informazioni ottenute dalle conchiglie fossili recuperate sui fondali descrivono per il Mediterraneo un passato assai piovoso
di Col Mario Giuliacci
www.meteogiuliacci.it
Tra i tanti metodi utilizzati per indagare il clima del passato vi è anche lo studio delle conchiglie fossili: dall’analisi delle sostanze contenute nei loro gusci infatti si possono ricavare preziose informazioni riguardanti le condizioni climatiche dell’epoca in cui sono vissute. Ebbene, proprio grazie a tale metodo d’indagine, di recente alcuni ricercatori provenienti dall’Università di York, con la collaborazione di ricercatori dell’Università di Pisa, hanno ricostruito il clima del Mediterraneo di alcuni millenni fa!
Gli studiosi hanno raccolto grosse quantità di conchiglie fossili della specie Pomatias elegansda in numerose caverne sparse lungo le coste di Spagna e Italia, dopodiché hanno analizzato la presenza dei diversi isotopi dell’ossigeno e del carbonio contenuti nei gusci: la concentrazione con cui questi elementi si accumulano nei gusci infatti è strettamente legata alla temperatura e all’umidità dell’habitat in cui le conchiglie sono cresciute. Così gli studiosi hanno potuto ricostruire le condizioni meteorologiche tipiche nel Mediterraneo Occidentale tra 9000 e 2500 anni fa, ottenendo la fotografia di un clima molto differente da quello attuale.
I risultati di questo recente studio (“Holocene snail shell isotopic record of millennial-scale hydrological conditions in western Mediterranean: data from Bauma del Serrat del Pont”), pubblicato sulla rivista scientifica Quaternary International, dipingono infatti per quel periodo un Mediterraneo Occidentale decisamente più piovoso e umido di quanto non sia oggigiorno, e molto probabilmente anche le temperature erano mediamente più basse. Ciò significa che anche nella nostra Penisola il clima doveva essere assai più umido e fresco, con piogge più abbondanti e insistenti. Solo successivamente il clima sarebbe diventato più caldo e asciutto, e di ciò tra l’altro avrebbe approfittato anche la civiltà romana, che si è sviluppata proprio nel periodo in cui l’ambiente nell’area mediterranea stava diventando più accogliente e favorevole alle attività umane.
Fonte Articolo: Col. Mario Giuliacci