Il livello dei mari sembra salire più velocemente del previsto
Nuovi dati mostrano, su scala planetaria, un innalzamento del livello dei mari pari a quello descritto dagli scenari peggiori
di Col Mario Giuliacci
www.meteogiuliacci.it
I mari del Pianeta si stanno alzando, e lo stanno facendo molto rapidamente, più rapidamente di quanto avessero immaginato gli scienziati che studiano i cambiamenti climatici. E’ la preoccupante analisi contenuta in un recente rapporto (“Ice-sheet losses track high-end sea level rise projections”) rilasciato dal Centre of Polar Observation and Modeling dell’Università di Leeds e pubblicato sulla rivista scientifica Nature Climate Change. In base alle analisi degli scienziati britannici i mari attualmente si stanno alzando al ritmo di circa 4 millimetri all’anno, cioè a una velocità che i modelli previsionali indicavano solo negli scenari più pessimisti!
Questa brusca accelerazione, secondo gli studiosi autori della ricerca, entro la fine del secolo spingerà i mari del Pianeta di circa 17 centimetri più in alto di quanto precedentemente previsto, e sarebbe causata dalla anomala velocità con cui stanno fondendo le calotte artiche, e nello specifico i ghiacciai della Groenlandia e dell’Antartide. In particolare dagli anni ’90 la fusione dei ghiacciai della Groenlandia avrebbe contribuito all’innalzamento degli oceani per circa 10,6 millimetri, e i ghiacciai antartici per circa 7,2 millimetri.
L’innalzamento dei mari del nostro Pianeta infatti è causato sia dalla fusione dei ghiacciai continentali, la cui acqua va poi a riempire gli oceani, sia dall’espansione termica degli oceani stessi, ovvero dal riscaldamento delle loro acque che, proprio in quanto più calde e perciò meno dense, occupano un volume maggiore e fanno sì che i mari tendano letteralmente a “gonfiarsi”. Ebbene, gli scienziati dell’Università di Leeds sono giunti alla conclusione che nell’ultimo periodo la fusione dei ghiacciai polari sia stata così intensa che, oramai, il loro contributo all’innalzamento dei mari abbia superato anche quello dovuto all’espansione termica!
Fonte Articolo: Col. Mario Giuliacci