Gli strati dell’oceano si mescolano meno del previsto

0

Gli strati dell’oceano si mescolano meno del previsto

La porta tra l’oceano profondo e l’atmosfera sta diventando sempre più impermeabile
www.greenreport.it

L’oceano è dinamico ed è questo che lo fa essere un fondamentale termostato del nostro pianeta, attenuando il riscaldamento globale. Ma lo studio “Summertime increases in upper ocean stratification and mixed layer depth”, pubblicato su Nature da un team internazionale di ricercatori guidato da Jean-Baptiste Sallée della Sorbonne Université, dimostra che «In risposta al cambiamento climatico , da 50 anni l’oceano tende a stabilizzarsi sempre più , a un ritmo 6 volte superiore alle stime del passato.

Il riscaldamento delle acque, lo scioglimento dei ghiacciai e la deregulation delle precipitazioni formano uno strato sulla superficie dell’oceano (strato misto superficiale),, simile a un filtro, che si disaccoppia da quelli più profondi, come fosse acqua sull’olio, e questa separazione limita il rimescolamento oceanico e rende più difficile l’attenuazione del riscaldamento globale.

Inoltre, il cambiamento climatico provoca un’intensificazione dei venti che negli ultimi 50 anni ha inspessito lo strato superficiale dell’oceano da 5 a 10 metri, rendendo più arduo l’accesso vitale alla luce per la maggioranza della biodiversità marina che vive in questo strato.

Lo studio evidenzia anche le conseguenze del cambiamento climatico e delle attività antropiche per l’oceano e la vita marina, così come sulla capacità futura dell’oceano di svolgere il suo ruolo di termostato globale.

E’ un bel problema perché, come spiegano al GEOMAR – Helmholtz Centre for Ocean Research Kiel  che ha partecipato allo studio, la terra si sta riscaldando e «Il riscaldamento dell’atmosfera sarebbe ancora più pronunciato se l’oceano non funzionasse come un gigantesco cuscinetto climatico. Gli oceani hanno assorbito oltre il 90% dell’energia termica aggiuntiva accumulata nell’atmosfera negli ultimi 150 anni a causa del rilascio di gas serra. Inoltre, gli organismi planctonici nell’oceano legano enormi quantità di carbonio e producono ossigeno nel processo. Per tutti questi processi, lo strato più alto e ben miscelato gioca il ruolo decisivo, poiché solo questo strato è a diretto contatto con l’atmosfera, fungendo da porta tra l’atmosfera e l’oceano».

E lo studio pubblicato su Nature dimostra che questo strato superficiale misto dell’oceano sta diventando significativamente più impermeabile e anche più spesso. La porta si sta chiudendo.

Uno degli autori dello studio l’oceanografo Sunke Schmidtko del GEOMAR sottolinea che «Questo ha conseguenze per l’oceano stesso, poiché gli strati d’acqua più profondi diventano meno ventilati. Ciò significa anche che la funzione dell’oceano mondiale come cuscinetto climatico si sta indebolendo».

Il team di scienziati provenienti da Francia, Australia, Germania, Regno Unito e Usa ha esaminato tutti i dati oceanografici disponibili dal 1970 al 2018 e . Schmidtko spiega che «Questi dati sono stati raccolti durante le spedizioni navali, ad esempio con le sonde CTD e misurati da boe di misurazione autonome, le ARGO flottanti. Database come il World Ocean Database della National oceanic and atmospheric administration Usa (Noaa) o il database European Coriolis sono disponibili per la scienza e per un uso pubblico gratuito».

L’analisi di questa grande quantità di dati ha mostrato che dal 1970, durante i mesi estivi, in alcune regioni, la differenza di densità tra lo strato misto superiore dell’oceano e lo strato sottostante è aumentata di quasi il 9%. Schmidtko fa notare che «Nelle aree tropicali e subtropicali, questo è  dovuto principalmente a causa del riscaldamento delle acque superficiali, mentre alle latitudini temperate e polari è dovuto all’afflusso di acqua dolce, che protegge dalla superficie l’acqua salata più profonda».

Questi risultati erano stati previsti, ma non con tanta chiarezza ed è ancora più sorprendente che lo strato misto superiore sia diventato più spesso nel periodo di tempo analizzato.

Schmidtko spiega ancora: «Mentre i lavori precedenti suggerivano che a un oceano più stratificato sarebbe stata associata una superficie mista più sottile, abbiamo scoperto che lo strato misto estivo è aumentato di spessore di diversi metri per decennio. E’ probabile che questo approfondimento dello strato superficiale sia anche correlato al cambiamento climatico indotto da venti più forti che mescolano intensamente gli strati superiori dell’acqua. Tuttavia, su questo punto devono essere fatti ulteriori studi approfonditi».

Comunque, lo studio mostra chiaramente i cambiamenti nello strato superiore dell’oceano e Schmidtko conclude: «Lo strato misto superiore è una porta tra l’atmosfera e l’oceano profondo. L’ossigeno per le profondità deve passare attraverso questo strato nello stesso modo in cui i nutrienti provenienti dal profondo arrivano attraverso questo strato agli organismi per nutrirsi vicino alla superficie dell’acqua o persino al calore dall’atmosfera. Quando questo cancello si ispessisce e diventa più impermeabile, influenza tutti i processi che dipendono da questo strato di scambio. Anche l’esaurimento dell’ossigeno nell’intero oceano, che studiamo a Kiel da anni, è intensificato da questi processi».

Share.

Leave A Reply