La foto dallo spazio che mostra la corsa all’oro che distrugge l’Amazzonia peruviana
A Madre de Dios i “fiumi d’oro” devastano la foresta pluviale e che avvelenano biodiversità, habitat e comunità indigene
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Il 24 dicembre 2020, un astronauta a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) ha scattato la foto di numerosi pozzi di prospezione per estrarre oro nel Perù orientale. Alla NASA spiegano che «Le fosse, solitamente nascoste alla vista di un astronauta dalla copertura nuvolosa o al di fuori del glint point del Sole, risaltano chiaramente in questa immagine a causa della luce solare riflessa». Sul lato sinistro dell’immagine sono visibili molti canali serpeggianti del fiume Inambari che attraversa quella che dovrebbe essere l’altrimenti ininterrotta foresta pluviale amazzonica nella regione di Madre de Dios in Perù.
La NASA spiega ancora che «In questo clima molto umido, i pozzi di prospezione appaiono come centinaia di bacini pieni d’acqua strettamente delimitati. Probabilmente scavata dai garimperos (minatori indipendenti e asbusivi), ogni fossa è circondata da aree fangose prive di vegetazione. Questi tratti disboscati seguono il corso di antichi fiumi che depositavano sedimenti, compreso l’oro».
Per farsi un’idea del territorio compreso nella foto e della devastazione in atto: il tratto occidentale al centro dell’immagine è lungo 15 chilometri.
Il Perù è il sesto produttore di oro al mondo e Madre de Dios ospita una delle più grandi industrie minerarie indipendenti (e spesso abusiva) al mondo. In questa regione del Perù l’estrazione mineraria è la principale causa di deforestazione e spesso causa inquinamento da mercurio dovuto al processo di estrazione dell’oro. Eppure decine di migliaia di persone si guadagnano da vivere grazie a questa attività mineraria illegale.
La cittadina di Nueva Arequipa è appena visibile lungo la Southern Interoceanic Highway. Inaugurata nel 2011, la contestata autostrada che è l’unico collegamento stradale tra Brasile e Perù e che avrebbe dovuto stimolare il commercio e il turismo, ma si è rivelata un asse di penter<trazione per le attività minerarie illegali e legali e il cui risultato finale è stato quello di provocare un’estesa deforestazione. Alcune aree di di Madre de Dios, come la Reserva Nacional de Tambopata, sarebbero protette dall’estrazione mineraria.
La foto scattata dall’astronauta dell’equipaggio della della Expedition 64 il 24 dicembre ed è stata pubblicata ieri dall’ISS Crew Earth Observations Facility e dalla Earth Science and Remote Sensing Unit del Johnson Space Center e si tratta di un’immagine rara e straordinaria che rivela quanto sia estesa la devastazione provocata dall’estrazione illegale di oro nella foresta pluviale amazzonica del Perù, creando veri e propri “fiumi d’oro”. Nonostante le promesse fatte anche a Papa Francesco durante la sua visita nell’Amazzonia Peruviana, Madre de Dios, uno degli hot spot mondiali della biodiversità, continua a ospitare un’enorme industria illegale e non regolamentata con migliaia di minatori che cercano di guadagnarsi da vivere distruggendo e avvelenando habitat vitali e territori indigeni.
Uno studio pubblicato nel gennaio 2019 dal Monitoring of the Andean Amazon Project ha rivelato che solo nel 2018 la deforestazione causata dell’estrazione dell’oro aveva distrutto circa 22.930 acri dell’Amazzonia peruviana.
A causa dell’aumento del costo dell’oro, le persone delle comunità locali, spesso poverissime e svantaggiate, vedono l’opportunità di guadagnarsi da vivere con l’attività mineraria illegale. Nel 2012, nella regione amazzonica peruviana c’erano circa 30.000 garimpeiros al lavoro, ora si pensa che siano molti di più.
In un’altra regione del Perù, La Pampa, la corsa all’oro durata 10 anni alla fine è stata interrotta dal governo