18 febbraio 2021: ecco il touchdown di Perseverance su Marte, minuto per minuto
In occasione dell’imminente discesa del rover Perseverance sul suolo di Marte, la Nasa mette a disposizione degli appassionati di tutto il mondo le sue risorse multimediali. Dalla diretta dell’evento ai briefing con i manager della missione, passando per tutti i principali social fino ai selfie con Perseverance, le possibilità sono tante. Ma ci sono anche numerose proposte in italiano, a partire dai percorsi didattici preparati da Edu Inaf
di Paolo Soletta
www.media.inaf.it
Attorno alle 21.55 italiane di giovedì 18 febbraio 2021 per la missione della Nasa Mars 2020 Perseverance arriverà al momento più critico: l’atterraggio del rover sulla superficie marziana. Un’operazione complessa che, se dovesse andare a buon fine, segnerà l’avvio di una nuova stagione scientifica con il Pianeta rosso ancora nel ruolo di attore protagonista.
Nell’immagine qui a fianco (cliccare per ingrandire), una dettagliata infografica dell’Agenzia spaziale europea ci porta alla scoperta di questo antico luogo e di tutto ciò che circonderà il rover quando si sarà posato sul Pianeta rosso. Il cratere Jezero ospitava anticamente un lago ghiacciato e si trova esattamente al confine tra l’antica regione dell’altopiano di Terra Sabaea, in cui vi sono rocce risalenti a 3.7-4.1 miliardi di anni fa, e un enorme bacino d’impatto – Isidis Planitia – risalente a circa 3.9 miliardi di anni fa. Spostandoci verso est, il bordo del bacino Isidis è tracciato approssimativamente da un sistema di graben chiamato Nili Fossae, e generato proprio come risultato di fratture tettoniche. Le regioni colorate di blu scuro e nero sono strati di antiche ceneri vulcaniche disperse dal vento, e che spesso finiscono per accumularsi in distese di dune. A sud-ovest del cratere si trova infine la regione vulcanica di Syrtis Major, dove la lava scorreva circa 3-3.7 miliardi di anni fa.
La diversità mineralogica e storica del cratere Jezero e dei suoi dintorni potrà essere sfruttata per dedurre le condizioni ambientali al momento della formazione dei minerali.
L’ingrandimento nel pannello in alto a destra all’interno dell’immagine di apertura mostra una mappa dettagliata del cratere, dove si evidenzia come il bordo sia interrotto da tre valli che un tempo erano fiumi. Due di esse, Neretva Vallis e Sava Vallis, erano canali di afflusso che hanno creato due delta sul bordo occidentale e nord-occidentale del cratere: Perseverance esaminerà dettagliatamente il più grande dei due, quello più occidentale. Pliva Vallis – a est di Jezero – era invece un canale di deflusso attraverso cui l’acqua veniva scaricata dal cratere. Jezero viene pertanto definito come un “lago a bacino aperto”: una tipologia che gli scienziati pensano fosse anticamente diffusa su Marte e ritenuta interessante perché sede di laghi d’acqua dolce con un livello stabile. I bacini chiusi – quelli con afflusso ma senza deflusso –, erano invece soggetti a periodi più frequenti di prosciugamento, che li trasformavano in laghi salati, rendendoli così meno promettenti nella ricerca di condizioni favorevoli alla vita.
La Nasa ha invitato tutti gli appassionati a seguire la diretta dell’evento con una serie di attività virtuali che cercheremo di sintetizzare qui di seguito.
Consentiteci, però, di partire con cinque proposte tutte in italiano. La prima arriva da Edu Inaf, la testata dell’Istituto nazionale di astrofisica dedicata alla didattica, che ha approntato per l’occasione un pagina sull’ammartaggio dedicata alle scuole: vi troverete materiale d’ogni genere con attività suddivise su tre percorsi – per le primarie e per le secondarie di primo e di secondo grado. La seconda è la app “Mars2020 Perseverance: l’esperienza interattiva”: sviluppata da Laura Leonardi dell’Inaf di Palermo, vi permetterà di scattarvi selfie con il rover Nasa ovunque vogliate (qui il tutorial video). La terza è una live del canale “Nuovi mondi” su Facebook e YouTube – “Perseverance: la discesa verso Marte” – che vi terrà compagnia, e risponderà alle vostre domande, a partire da tre ore prima dell’approdo e fino a un’ora dopo, dunque dalle 19 alle 23 di giovedì 18. Si partirà con l’osservazione di Marte al telescopio, poi verranno passate in rassegna le ultime scoperte relative al Pianeta rosso e naturalmente la missione di Perseverance. Sempre in diretta, collegati con Nasa Tv, si commenteranno poi gli istanti della discesa verso il suolo. A condurre la live saranno tre ricercatori dell’Inaf di Roma – F. Giacomo Carrozzo, Fabrizio Oliva e Andrea Raponi – e Giuseppe Sindoni dell’Agenzia spaziale italiana. La quarta proposta che vi segnaliamo è la diretta in programma – sempre giovedì 18 sera, dalle 21:00 alle 23:00 – su Focus Tv (canale 35 del digitale terrestre), dove a seguire la discesa di Perseverance su Marte ci saranno, ospiti del giornalista scientifico Luigi Bignami, alcune ricercatrici e ricercatori dell’Inaf. Sempre in tv, infine, questa volta su RaiNews24, dalle 21.40 andrà in onda uno speciale con le immagini provenienti dalle sale di controllo della Nasa e con l’intervento di esperti dell’Agenzia spaziale italiana e dell’Istituto nazionale di astrofisica. E ora veniamo alla Nasa.
La diretta e i canali social
Per chi mastica un po’ di inglese, ma anche per chi vuole semplicemente assistere a un momento storico pur senza capirci granché, sul canale Nasa Tv sarà possibile connettersi alla diretta, commentata dalla sede del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, a partire dalle 20:15 italiane di giovedì 18 febbraio. Tutti i principali strumenti informatici e social dell’agenzia – a partire dalla app Nasa fino alle pagine YouTube, Twitter, Facebook, LinkedIn – convergeranno sulla stessa diretta. Per questa grande occasione la Nasa ha messo a punto molte attività interattive per consentire al pubblico di partecipare e rimanere aggiornato sulla missione. Per entrare in contatto con altri appassionati di spazio e per interagire domande in diretta sarà possibile iscriversi all’evento Facebook Perseverance Rover Virtual Nasa Social event, al quale hanno già risposto oltre centomila persone. Tramite l’iscrizione dal sito Eventbrite sarà inoltre possibile provare un’esperienza virtuale unica durante l’atterraggio con tanto di timbro sul passaporto virtuale. L’hashtag dell’evento è #CountdownToMars: lo si potrà usare far sapere ai propri contatti che si sta seguendo l’atterraggio, per partecipare alle conversazioni e per fare domande se si segue la missione su Twitter, Facebook o Instagram. Questi i profili social della Nasa da seguire e da taggare: su Twitter @Nasa, @NasaPersevere e @NasaMars; su Facebook Nasa e NasaPersevere; su Instagram: Nasa.
Una divertente occasione per simulare in anteprima l’atterraggio in tutte le sue fasi è già disponibile in un sito dedicato. Semplicemente spostando il mouse, come in un videogioco, si potrà cambiare prospettiva facilmente e magari potrete provare a seguire il lander in discesa anche dall’interno del paracadute. Ci abbiamo provato e non è stato difficile. Se invece volete visualizzare l’anteprima senza preoccuparvi troppo di interagire potete guardare questo video.
Opportunità per studenti, insegnanti, educatori
Forse è un po’ tardi, ma per le scuole che volessero tentare un assalto finale è possibile ancora per un giorno iscriversi al contest studentesco “Mission to Mars”, che invita a progettare, costruire e far atterrare la propria navicella spaziale. È disponibile anche un toolkit Stem di Mars 2020, con storie degli studenti che hanno partecipato alle precedenti edizioni e una meravigliosa serie di risorse creative.
Chi l’inglese lo mastica sul serio potrà mettersi alla prova registrandosi al briefing della National Academies Space Studies Board e dell’Aeronautics and Space Engineering Board mercoledì 17 febbraio alle 17:30 italiane. Con un po’ di iniziativa potrete farvi una chiacchierata con i veri responsabili del progetto Perseverance. Mica male, dopotutto.
Esperienze interattive
Infine infine una pagina dedicata a tante attività creative e divertenti come i selfie sul suolo marziano accanto a Perseverance o la possibilità di prenotare l’invio del proprio nome su Marte per le prossime missioni (per Perseverance è effettivamente un pochino tardi).