Le vette alpine erano senza ghiacci 6.000 anni fa?
I nuovi ghiacciai si sarebbero formati poco prima dell’epoca di Oetzi, l’uomo del Similaun
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La ricerca è firmata da Università svizzera di Berna, Accademia austriaca delle Scienze e Università Ca’ Foscari di Venezia. I ricercatori hanno analizzato, in particolare, due carote di ghiaccio prelevate a 3.500 metri di altitudine in un ghiacciaio delle Alpi Venoste, al confine tra Italia e Austria. Si tratta di un sito a soli 12 chilometri di distanza dal luogo, a 3.210 metri di quota, in cui è stata ritrovata la mummia Oetzi, datata tra 5.100 e 5.300 anni fa.
FOTO Veduta aerea dei ghiacciai alpini al confine tra Italia e Austria. (fonte: Andrea Fischer) –
Attraverso tecniche di datazione con il radiocarbonio, le stesse usate per i reperti preistorici, gli autori hanno scoperto che il ghiaccio appena al di sopra del substrato roccioso a 11 metri di profondità aveva 5.900 anni.
Circa 6.000 anni fa le vette alpine fra 3.000 e 4.000 metri erano probabilmente libere dai ghiacci: i nuovi ghiacciai potrebbero essersi formati poco prima dell’epoca in cui è vissuto Oetzi, l’uomo i cui resti sono stati scoperti nel ghiacciaio del Similaun. Lo studio, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, suggerisce che solo le vette alpine più alte, quelle oltre 4.000 meti, sono rimaste coperte di ghiacci negli ultimi 11.650 anni, cioè nel corso di tutto l’Olocene, l’attuale epoca geologica
“Poiché questo ghiaccio è il primo a essersi formato dopo un periodo di assenza – spiegano gli esperti – determinare la sua età massima può identificare i periodi senza ghiaccio precedenti. Comprendere le dinamiche passate dei ghiacciai alpini in relazione ai cambiamenti climatici – concludono gli autori dello studio – potrà aiutare a valutare il ritmo della futura perdita di ghiacciai nelle Alpi”.