Doomsday Clock: anche nel 2021 siamo a 100 secondi all’Apocalisse

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Doomsday Clock: anche nel 2021 siamo a 100 secondi all’Apocalisse

Il Doomsday Clock, l’orologio del giorno del giudizio fondato da Einstein, simbolo indiscusso della probabilità di una catastrofe globale provocata dall’uomo, rimane invariato per il 2021 essendo stato mantenuto a 100 secondi a mezzanotte.
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Ad annunciare l’ora dell’apocalisse del 2021, come di consueto, il  Bulletin of the Atomic Scientists in una conferenza stampa internazionale che si è tenuta oggi, per la prima volta, tramite la piattaforma Zoom. La decisione del Doomsday Clock è stata presa in consultazione con il Bulletin ‘s Board of Sponsors, che comprende 13 scienziati premi Nobel. A Gennaio 2020 l’Orologio dell’Apocalisse era passato a 100 secondi a mezzanotte, più vicino alla mezzanotte che mai nella sua storia. 

Fondato nel 1945 da Albert Einstein e dagli altri scienziati dell’Università di Chicago che hanno contribuito a sviluppare le prime armi atomiche nel Progetto Manhattan, il Bulletin of the Atomic Scientists ha creato il Doomsday Clock due anni dopo, utilizzando le immagini dell’Apocalisse (mezzanotte) e l’idioma contemporaneo di esplosione nucleare con conto alla rovescia fino a zero per trasmettere e sensibilizzare sulla minaccia all’umanità e al pianeta delle armi atomiche. Nel tempo, però, l’orologio è diventato un indicatore universalmente riconosciuto della vulnerabilità del mondo non solo alle catastrofi dovute al nucleare, ma anche ai cambiamenti climatici e alle tecnologie dirompenti in altri settori.

Si tratta, in pratica di ” una metafora, un promemoria dei pericoli che dobbiamo affrontare se vogliamo sopravvivere sul pianeta”.

Le lancette dell’orologio dell’Apocalisse rimangono a 100 secondi a mezzanotte, più vicino alla mezzanotte che mai. La letale e spaventosa pandemia COVID-19 funge da storico ‘ campanello d’allarme ‘, una vivida illustrazione del fatto che i governi nazionali e le organizzazioni internazionali sono impreparati a gestire le minacce che mettono veramente fine alla civiltà delle armi nucleari e del cambiamento climatico ” Ha dichiarato La dott.ssa Rachel Bronson, presidente e CEO, Bulletin of the Atomic Scientists nella nota stampa.

Nell’anno martoriato della pandemia in cui entra in vigore anche il trattato ONU contro le armi nucleari, l’orologio rimane congelato ad un passo dal baratro. Come spiegano gli scienziati tra le motivazione della decisione presa, la cattiva gestione di questa grave crisi sanitaria globale funge da “campanello d’allarme” a dimostrazione che i governi, le istituzioni e un pubblico fuorviato rimangono impreparati a gestire le minacce ancora maggiori poste dalla guerra nucleare e dal cambiamento climatico. Considerato questo e la mancanza di progressi nel 2020 nell’affrontare i pericoli nucleari e climatici, l’orologio del giorno del giudizio rimane più vicino a mezzanotte che mai, a soli 100 secondi a mezzanotte.

“Il rallentamento economico legato alla pandemia ha temporaneamente ridotto le emissioni di anidride carbonica che causano il riscaldamento globale. Ma nel prossimo decennio l’uso di combustibili fossili deve diminuire rapidamente se si vogliono evitare i peggiori effetti del cambiamento climatico. Invece, lo sviluppo e la produzione di combustibili fossili dovrebbero aumentare. Le concentrazioni di gas serra nell’atmosfera hanno raggiunto un livello record nel 2020, uno dei due anni più caldi mai registrati. I massicci incendi e cicloni tropicali del 2020 sono esempi della grande devastazione che aumenterà solo se i governi non amplificheranno in modo significativo e rapido i loro sforzi per portare essenzialmente a zero le emissioni di gas serra “. Ha dichiarato la dott.ssa Susan Solomon Professoressa di studi ambientali presso il MIT

L’impostazione originale dell’orologio nel 1947 era di sette minuti a mezzanotte. Da allora è stato spostato avanti e indietro 24 volte. Le lancette dell’orologio sono state impostate al massimo dalla mezzanotte nel 1991 quando erano impostate su 17 minuti a mezzanotte dopo la fine della Guerra Fredda e la distanza minima è, appunto, di 100 secondi (1 minuto e 40 secondi) impostate nel gennaio 2020 e confermate oggi.

A conferma che, non abbiamo più tempo da perdere, dobbiamo agire in fretta per scongiurare il peggio.

Fonte: Bulletin of the Atomic Scientists

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