Si chiama Zifio, la nuova specie di cetaceo sconosciuta scoperta al largo del Messico (VIDEO)

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Si chiama Zifio, la nuova specie di cetaceo sconosciuta scoperta al largo del Messico (VIDEO)

Zifi con un aspetto e richiami diversi dalle altre 23 specie conosciute affiorano vicino a una nave di ricerca nelle acque a nord delle isole San Benito
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La mattina del 17 novembre, gli scienziati che erano a bordo della nave Martin Sheen della Sea Shepherd Conservation Society hanno probabilmente scoperto una specie di cetaceo precedentemente sconosciuta alla acienza largo della costa occidentale del Messico: hanno visto emergere tre zifi vicino all’imbarcazione che navigava a 100 miglia a nord delle isole messicane di San Benito, un arcipelago di tre isole remote situate a circa 300 miglia dal confine statunitense.

La spedizione, guidata da Gustavo Cárdenas Hinojosa, del Marine Mammal Research Group della Comisión Nacional de Áreas Naturales Protegidas (CONANP/Secretaría del Medio Ambiente y Recursos Naturales Mexico – SEMARNAT), Jay Barlow della Scripps Institution of Oceanography dell’università di San Diego – California,  ed Elizabeth Henderson, leader del Whale Acoustic Reconnaissance Program del Naval Information Warfare Center Pacific  (NIWC PAC) – tutti noti esperti di zifi –  in collaborazione con il Dipartimento scientifico di Sea Shepherd, punta a studiare i cetacei presenti nel mare delle Isole San Benito. Il team di ricercatori cercava di identificare una specie di zifio  associata a un segnale acustico non identificato precedentemente registrato nell’area. Barlow  racconta: «Questi animali sono spuntati in superficie proprio accanto alla barca. E’ stato solo un incontro fenomenale. E’ molto raro persino vedere uno zifio, e trovare un gruppo amichevole zifi è ancora più raro». Infatti, gli zifi, anche se possono raggiungere e superare i 7 metri di lunghezza, sono difficili da osservare perché passano gran parte del loro tempo a grandi profondità – in media circa 900 metri – affiorando solo occasionalmente e velocemente per respirare.  Proprio a uno zifio (Ziphius cavirostris) appartiene il record di durata di immersione  raggiunto da un mammifero marino: 3 ore e 42 minuti ed è loro anche il record di profondità: possono immergersi fino a 3.000 metri. Gli scienziati pensano che con queste immersioni prolungate e profondissime e con le loro emersioni elusive gli zifi  abbiano maggiori possibilità di evitare il loro principale predatore: le orche.

Gli scienziati e l’equipaggio di Sea Shepherd hanno scattato fotografie e girato video dei cetacei e hanno utilizzato un sofisticato microfono subacqueo per registrare i segnali acustici emessi dai grossi mammiferi marini. Gli esperti di zifi s i sono detti «Fortemente fiduciosi che le prove fotografiche e acustiche rivelano la presenza di una specie di cetaceo completamente nuova. Il campionamento genetico ambientale, eseguito al momento dell’avvistamento, è in fase di analisi e dovrebbe provare definitivamente l’esistenza di questa nuova specie». Infatti i campioni di acqua prelevati nell’area dove hanno sostato gli zifi potrebbero contenere cellule della pelle per poter realizzare possibili test del DNA per confermare se li cetacei appartengono a una nuova specie. Anche gli unici due denti di cui sono dotati i maschi degli zifi erano in una posizione insolita rispetto alle altre specie conosciute.

Barlow sottolinea: «Abbiamo visto qualcosa di nuovo. Qualcosa che non ci aspettavamo in quest’area, qualcosa che non corrisponde, né visivamente né acusticamente, a qualcosa di noto. Sento i brividi su e giù per la schiena quando penso che potremmo aver realizzato qualcosa che la maggior parte delle persone avrebbe detto fosse davvero impossibile: trovare un grande mammifero che esiste su questa terra e che è totalmente sconosciuto alla scienza».

Gli zifi, come tutti i cetacei, emettono segnali acustici distintivi di ecolocalizzazione sott’acqua che sono unici per ogni specie e possono identificare in modo affidabile i diversi zifi presenti nell’area.

Nel 2018, gli scienziati avevano registrato un segnale acustico sconosciuto nelle acque a nord delle isole San Benito. Il segnale, noto come BW43, era stato precedentemente rilevato al largo della costa della California e gli scienziati ritenevano che potesse essere il richiamo del mesoplodonte di Perrin  (Mesoplodon perrini), una delle 23 specie finora conosciute di zifi che vivono negli oceani di tutto il mondo. Non esistono avvistamenti di mesoplodonti di Perrin  vivi confermati e la dimensione della loro popolazione e il loro areale sono sconosciuti.

L’animale documentato nella spedizione di Sea Shepherd  alle isole di San Benito è uno zifio, ma non è il misteriosi mesoplodonte di Perrin  o qualsiasi altra specie conosciuta degli elusivi zifi.  I ricercatori spiegano che «Il segnale acustico emesso dalla specie sconosciuta non è BW43 o qualsiasi altro suono noto alla scienza. L’analisi iniziale indica che le caratteristiche fisiche dei cetacei avvistati non corrispondono a quelle del mesoplodonte di Perrin o di altre specie conosciute di zifi» e ritengono che «Gli animali osservati in questa spedizione sono una specie appena identificata».

Andrew Read, un biologo marino della Duke University che non ha partecipato alla ricerca, ha commentato: «Il fatto che stessero cercando un cetaceo molto raro e che abbiano trovato  qualcosa di completamente  diverso è straordinario e meraviglioso ed è solo la gioia di fare scienza. Questo è quel per cui viviamo tutti. Mentre determinare una nuova specie è un evento raro, i risultati descritti dal team di Barlow sembrano coerenti con una scoperta unica. Sarebbe necessario il test del DNA per fornire una risposta definitiva».

Barlow è cautamente ottimista sulla possibilità di confermare che i misteriosi animali incontrati siano una nuova specie ed è davvero molto eccitato da questa prospettivas: «E’ un animale enorme, del peso di un cavallo  Clydesdale. Immaginatevi qualcosa di così grande nel regno terrestre che non viene scoperto. Ma ci sono molti misteri nel mare».

Peter Hammarstedt, direttore delle campagne di Sea Shepherd, conclude: «Sea Shepherd crede  fermamente nel ruolo fondamentale che la ricerca scientifica svolge nel sostenere una forte azione di conservazione. Per proteggere adeguatamente qualcosa, devi amarlo; e non puoi amare ciò che non conosci. La scoperta di una nuova specie di zifio dimostra quanto mistero sia rimasto da scoprire negli oceani che i nostri capitani, equipaggi e partner di ricerca combattono per difendere».

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