Scosse di terremoto in Croazia: ancora in arresto automatico la vecchia centrale nucleare slovena di Krško
Secondo ISIN, SNSA e Iaea la situazione è sotto controllo e non ci sono impatti ambientali
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Mentre si succedono forti scosse di assestamento, la Slovenian Environment Agency (SNA), ha confermato che il terremoto di magnitudo 6.4, con epicentro vicino a Petrinja. che ieri ha colpito la Croazia, «Ha causato l’arresto automatico della centrale nucleare di Krško. La centrale nucleare è in uno stato di arresto sicuro. Il personale dell’impianto ha subito iniziato ad eseguire le procedure di stabilizzazione dell’impianto. Sono in corso ispezioni preventive di sistemi e apparecchiature nella centrale nucleare. Non ci sono stati impatti ambientali».
L’evento è monitorato dalla Slovenian Nuclear Safety Administration (SNSA) alla quale il nostro Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione (ISIN). Subito dopo la segnalazione del primo terremoto, il 28 dicembre, l’ISIN aveva preso contatto con la SNSA, chiedendo informazioni riguardo lo stato della centrale nucleare di Krško. Uno scambio di informazioni che non si è mai interrotto, permettendo un tempestivo aggiornamento anche in occasione del sisma di ieri.
Oggi l’ISIN comunica che «La centrale nucleare slovena di Krško ancora in arresto automatico di sicurezza. A seguito degli eventi sismici degli ultimi giorni, il cui epicentro è stato individuato nelle città di Sisak e Petrinja, l’impianto di Krško aveva infatti attivato il sistema di sicurezza di arresto automatico del reattore e attuato le normali procedure di stabilizzazione».
La SNSA ha rassicurato: «Situazione sotto controllo, non si riportano anomalie di funzionamento».
In un comunicato, l’International atomic energy agency (Iaea) sottolinea di essere stata informata dalla SNSA che «La centrale nucleare di Krško si è spenta automaticamente ed è in uno stato sicuro dopo il terremoto di Petrinja, in Croazia» e ha aggiunto che «L’autorità nazionale di regolamentazione ha inoltre informato l’Iaea che non ci sono impatti ambientali e che sono in corso ispezioni preventive dei sistemi e delle apparecchiature della centrale nucleare».
La vecchia centrale slovena è la più vicina all’Italia e ISIN e SNSA sono in costante contatto e ricordano che «Grazie ad un Accordo bilaterale stipulato nel 2010 e recentemente rinnovato, sono impegnate a garantire la cooperazione in materia di sicurezza nucleare e il pronto scambio di informazioni in caso di emergenza radiologica e nucleare»