Qualche fiocco anche in pianura tra Umbria e Toscana il 26 dicembre. ”Nevone” al Nordovest il 28 dicembre?
di Mario Giuliacci
www.meteogiuliacci.it
Ormai manca poco alle probabili nevicate anche in pianura tra il 26 e il 28 dicembre e quindi l’affidabilità (non certezza!) delle proiezioni dei modelli su tali valdità è ormai elevata (80-90%) per cui è giusto che il Meteorologo rompa gli indugi.
In particolare sono previsti 3 eventi interessanti:
Una nevicata tra la fine del 25 e il 26 dicembre fino quote molto basse su Appennino centro-settentrionale ma qualche fiocco anche in pianura su Toscana e Umbria
Una seconda occasione il 27 dicembre con devoli nevicate su parte del Nordovest
Una terza nevicata (nevone?) con possibili accumuli in pianura su Piemonte e Lomabrdia anche oltre 10 cm, il giorno 28 dicembre
Ma ecco qui spiegato perchè occorre essere cauti SULLA POSSIBILE NEVE anche in PIANURA
1. Le previsioni di neve anche in pianura per Natale fatte 7-10 giorni prima hanno una probabilità di successo intorno al 60/70% e quindi è rischioso sbilanciarsi.
2. La previsione di una nevicata in pianura è la previsione più difficile per un meteorologo perché, basta un un errore modesto di 0.5°C (pari a circa 150 m per uno spostamento verticale) per passare da una situazione di “neve sì” ad una di “neve no” o viceversa;
3. I modelli sbagliano più le ondate di freddo che quelle di caldo, perché l’aria fredda polare (spessore 2-3 km), che investe le Alpi con direttrice settentrionale, essendo molto densa, viaggia in maniera aderente al suolo. Ma i modelli trovano le maggiori difficoltà nel prevedere come si comporta una massa d’aria quando incontra rilievi, specie, se come le Alpi, sono molto alti (2500 in media) e con brusco salto ( da 300-500 a Nord delle Alpi fino a 2500m in vetta per poi ricadere a 100-200m Val Padana (salto di 2500m in appena 50 km) tra Versante Nord e versante padano delle Alpi. In forma minore il problema vale anche per gli Appennini.
ALCUNE INTERESSANTI CONSIDERAZIONI CIRCA l’affidabilità DELLE PREVISIONI in prossimità delle Alpi e Appennini
1. Le previsioni del noto centro europeo ECMWF ( ora con la Brexit, ha sede a Bologna! ) per un medesimo giorno sono più errate in Italia che nel resto d’Europa proprio per colpa appunto della Complessa orografia della penisola
2. Per lo stesso motivo nella primissima versione del 1978, il modello ECMWF era stato costretto a simulare le Alpi appena alte 200-300m, perché per altitudini maggiori, il modeo prevedeva in Val Padana temperature …sahariane
3. Ma per meglio schematizzare il brusco salto di altitudine tra Nord e Sud delle Alpi, ancora fino al 2000 la Val Padana veniva simulata alta 800m!!
4. Ancora oggi il settore centro-occidentale della Val Padana viene visto da ECMWF a 300-400 m, ovvero circa 200 metri in più della sua reale altitudine. Ma un errore anche appena di 100m-200 metri significa passare da neve sì a neve no e viceversa
Fonte Articolo: Col. Mario Giuliacci