Precipitazioni eccezionali e alluvioni. Colpa dei cambiamenti climatici?

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Precipitazioni eccezionali e alluvioni. Colpa dei cambiamenti climatici?

C’è un nesso tra alluvioni in dicembre e cambiamenti climatici?
di Davide Santini
www.meteogiuliacci.it

Come previsto correttamente, il meteo di questi giorni sta proponendo scenari estremamente piovosi, talora eccessivi. Si è infatti originata una delle peggiori situazioni sinottiche per l’Italia, ovverosia una profonda saccatura bloccata fra due anticicloni, a ovest quello delle Azzorre, a est quello russo scandinavo. Come conseguenza, il minimo di bassa pressione rimane fermo e continua a spingere aria umida verso le Tirreniche e il Nord. Il treno di fronti ha stazionato a lungo, portando le conseguenze che conosciamo e leggiamo sui giornali.

Una cronaca meteo assolutamente anomala per l’inverno, dove lo sviluppo di questi sistemi temporaleschi, con cumulate monsoniche (vedi foto sotto) dovrebbero essere sconosciuti per i mesi più freddi e invece, di anno in anno, ce ne sono sempre di nuovi. E allora sorge spontanea la domanda: è colpa dei cambiamenti climatici?

La risposta è NI: la neve (estremamente copiosa sulle Alpi) è coerente col maggior contenuto di acqua precipitabile, poiché una nota legge fisica dice che ogni grado di temperatura in più comporta un aumento del 7% di vapore in atmosfera: di conseguenza, d’inverno in montagna nevica paradossalmente di più di un tempo! L’altro fattore è che, con valori termici più alti, gli accumuli nivometrici fondono e così si originano le piene torrentizie e fluviali (tipiche dell’autunno…).

L’impatto sul territorio, invece, non dipende ovviamente dai cambiamenti climatici, ma da cura, manutenzione e resilienza di comuni e cittadini, spesso alle prese con costruzioni e cementificazioni in luoghi inadatti o pericolosi.

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Valori ESORBITANTI di 700 mm da inizio episodio (48 ore!) sul Friuli!

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