Per Natale arriva il freddo invernale
Gelide correnti polari faranno irruzione sul cuore del continente e si spingeranno anche sulla nostra Penisola
a cura del Col Mario Giuliacci
www.meteogiuliacci.it
La prima parte della prossima settimana, con il temporaneo ritorno dell’alta pressione, ci regalerà giornate dal tempo stabile e piuttosto mite, con temperature che quasi dappertutto faranno registrare valori al di sopra delle medie stagionali. Insomma, giornate in cui si potrà lasciare a casa l’ombrello, dal sapore più autunnale che invernale, con le condizioni meteo caratterizzate soprattutto da nebbie e nubi basse. Già intorno a metà settimana però l’alta pressione mostrerà evidenti segni di stanchezza, e per Natale è destinata a una precipitosa ritirata di fronte alla decisa avanzata di correnti gelide provenienti da nord.
Ecco allora che a Natale ci attende un brusco e deciso calo delle temperature, con il freddo che si farà sentire, da nord a sud, in tutto il Paese! La sensazione di freddo verrà peraltro accentuata dai gelidi venti settentrionali che spazzeranno cin vigore gran parte della Penisola. Difficile invece, allo stato attuale, stabilire se, ed eventualmente dove, arriveranno piogge e nevicate degne di nota: in base alle proiezioni attuali, la strada scelta dalle correnti gelide per intrufolarsi sull’Italia, suggerirebbe uno scenario con poche piogge e poche nevicate, ma mancando ancora una settimana si tratta di proiezioni suscettibili di variazioni anche importanti.
L’aria fredda insisterà sull’italia anche nella giornata di Santo Stefano, creando quindi una situazione potenzialmente favorevole a piogge e nevicate fino a bassa quota. Anche in questo caso, la situazione complessa e l’incertezza con cui viene descritta dai modelli fisico-matematici, non permettono di dare al momento indicazioni certe sulle aree che verranno interessate dal maltempo. Ciò su cui invece i modelli revisionali sembrano d’accordo, è il successivo sensibile rialzo termico, previsto già per il 27-28 dicembre, con le temperature che quindi dovrebbero nuovamente tornare al di sopra della norma.
