7 OTTOBRE 1639, IL TERRIBILE TERREMOTO AD AMATRICE: UN’INCREDIBILE TESTIMONIANZA DAL PASSATO
0L’evento, che raggiunse la Magnitudo Momento di 6.1, causò la morte di almeno 500 persone, anche se il bilancio poteva essere più grave se l’evento principale non fosse stato preceduto da molte scosse di magnitudo meno elevata che avevano allarmato la popolazione
Il Signor Principe con ogni fervenza personalmente si affaticava per sovvenimento de i poveri, incitando a devozione ciascuno, e ordinando provedimento a tutti i bisognosi; opera al certo degna di un suo eguale.
Si perseverava nella penitenza, e nessuno si assicurava di accostarsi per buon spazio alla propria abitazione, ancorche si persuadessero non dover’esser’ più travagliati dal Terremoto, quando il seguente Venerdì, che fù a di 14. del detto Mese d’Ottobre alla medesima hora con maggior violenza si scosse la terra, con la rovina nella Matrice di altre case, e dell’infrascritti Villaggi, cioè:
Si distese il Terremoto anco in Accumulo luogo confinante alla Matrice, dove, oltre l’haver nel medesimo tempo destrutte molte persone non sapendosene fin’hora certo numero, ma solo la caduta di casa con morte di undici persone, rovinò la Chiesa de Padri Francescani con la sprofondazione di tutta la loro Vigna, salvi però detti Padri, con incredibile, e commune spavento.
AGGIUNTA Alla Compassionevole RELAZIONE DEL TERREMOTO Successo nella Città della Matrice, e suo Stato, & anco ne’ luoghi circonvicini. Con la narrazione di tutto l’avvenuto avanti, e dopo li 17. del corrente Mese d’Ottobre MDCXXXIX. fino al giorno presente.
Reca grandissimo stupore, e tema insieme il Tronte, fiumara grossissima, quale sono molti giorni, che si mostra spaventoso, e quasi un nuovo Mare romoreggia, ondeggia, e freme in modo, che sembra ululati, e strida infernali essendo l’acqua così nera, e puzzolente, che atterrisce l’udito, e scaccia l’odorato, non che il guardo.
Alcuni Signori della Matrice offeriscono à quei tali, che vogliono arrischiarsi di entrare trà le rovinate Case, e habitationi, e adoprarsi à ricuperare le massaritie, e denari ivi sepolti, la metà di tutto quello, che cavaranno fuori.
Le Meretrici dicesi, che mostrandosi grandemente compunte si battevano fortemente con funi, e punte di ferro, gettandosi a’ piè dogn’uno, acciò le affliggessero, e le calpestassero, giudicandosi esser state loro motrici dell’Ira di DIO.
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