Il Sarno torna ad essere il fiume più inquinato d’Europa, dopo il lockdown: i Carabinieri individuano 41 scarichi abusivi

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Il Sarno torna ad essere il fiume più inquinato d’Europa, dopo il lockdown: i Carabinieri individuano 41 scarichi abusivi

Il ministero dell’Ambiente spiega che «le cause di inquinamento del corso d’acqua sono riconducibili a scarichi di reflui industriali effettuati illegalmente, scarichi di acque meteoriche di dilavamento e da scarico di reflui della rete fognaria»
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Il fiume Sarno, tra i più inquinati d’Europa, ha avuto qualche settimana di respiro durante la crisi sanitaria, quando a causa dell’emergenza è stato imposto uno stop a molte della attività produttive nell’area e le sue acque sono tornate più pulite. La tregua però non è durata molto, come testimonia oggi il ministero dell’Ambiente.

Nel complesso, dalla fine del lockdown, con riferimento al bacino idrografico del fiume Sarno e dei suoi tributari, l’Arma dei carabinieri infatti «ha controllato 168 attività produttive, denunciato 69 persone, individuato 41 scarichi abusivi ed emesso 24 sanzioni amministrative per un importo pari a  circa 50.000 euro».

Gli accertamenti condotti su questo primo significativo campione, e i primi esiti delle analisi effettuate unitamente al personale dell’Arpa Campania, che affianca gli uomini dei Carabinieri in questa attività di controllo, hanno permesso di avere conferma che «le cause di inquinamento del corso d’acqua sono riconducibili a scarichi di reflui industriali effettuati illegalmente da aziende che approfittano delle avverse condizioni meteo, scarichi di acque meteoriche di dilavamento, provenienti dai piazzali esterni di attività industriali in genere e da scarico di reflui della rete fognaria».

Le attività di controllo sono tuttora in corso e continueranno nel prossimo futuro, aggiungono dal dicastero. «Stiamo portando avanti la promessa fatta ai cittadini e ai comitati sul territorio di mantenere alta l’attenzione sul Sarno e che nessuno degli inquinatori resterà impunito. Ringrazio i Carabinieri Forestali, l’Arpac e l’Autorità del Bacino Meridionale perché grazie al loro grande impegno ci stiamo riuscendo»: così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha commentato il bilancio campagna di controlli messa in atto dai Carabinieri del comando unità forestali, ambientali e agroalimentari condotta negli ultimi mesi anche con l’ausilio di droni per contrastare i fenomeni di abbandono di rifiuti e sversamenti illeciti da parte di alcune imprese operanti nelle aree del Bacino idrografico del fiume Sarno.

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