Inquinamento da Petrolio: ecco i danni che causa all’ambiente marino

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Inquinamento da Petrolio: ecco i danni che causa all’ambiente marino

Ogni anno finiscono in mare 4 milioni di tonnellate di petrolio
di Mario Giuliacci
www.meteogiuliacci.it

In particolare la perdita del petrolio dalle petroliere nell’oceano. come quella di pochi giorni fa alle Isole Mauritius, ha un impatto grave sulla fauna e flora acquatica.

Infatti il greggio ha un peso specifico minore dell’acqua, per cui inizialmente forma una pellicola impermeabile all’ossigeno sopra il pelo libero dell’acqua, causando oltre agli evidenti danni per fenomeni fisici e tossici diretti alla macrofauna, un’anaerobiosi che uccide il plancton. La successiva precipitazione sul fondale replica l’effetto sugli organismi che lì vivono. La bonifica dell’ambiente danneggiato richiede mesi o anni.

I più gravi incidenti del passato

Non è facile stabilire la quantità di idrocarburi che si perde ogni anno in mare, tuttavia le stime di tali perdite sembra che si aggirino su una media di 4 milioni di tonnellate l’anno per tutto il pianeta e di 600.000 tonnellate per il solo Mediterraneo.

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/a/a2/Amoco_Cadiz_1_edit1.jpg

I disastri petroliferi che hanno disperso una maggior volume di greggio sono quello di Lakeview Gusher in California nel 1911, seguito da quello della piattaforma Deepwater Horizon e conseguente perdita del Pozzo Macondo del 2010 (nel Golfo del Messico) e dal disastro della Guerra del Golfo (nel Golfo Persico nel 1991); vi sono poi, sempre per importanza del tonnellaggio di petrolio disperso, quello causato dalla la piattaforma petrolifera Ixtoc 1 (nel Golfo del Messico nel 1979-1980) e il naufragio dell’Amoco Cadiz (in Bretagna) ne1978

Effetti sugli animali

Il petrolio penetra nel piumaggio degli uccelli, riducendo la capacità di isolante termico (rendendo gli animali vulnerabili alle escursioni termiche ambientali) e rendendo le piume inadatte al nuoto e al volo, per cui gli uccelli non hanno la possibilità di procacciarsi il cibo e di fuggire dai predatori. L’istinto degli uccelli li porta a pulirsi il piumaggio con l’uso del becco, ma in questa maniera ingeriscono il petrolio, con effetti nocivi per i reni, il fegato e l’apparato digerente; questi ultimi effetti all’organismo, assieme all’incapacità di procurarsi il cibo, portano alla disidratazione e a squilibri nel metabolismo.

Molti uccelli muoiono prima dell’arrivo dei soccorsi umani.

Allo stesso modo degli uccelli, i mammiferi marini che sono esposti al petrolio presentano sintomi simili a quelli che si hanno sugli altri animali

Fonte Articolo: Col. Mario Giuliacci

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